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“Macron indagato per finanziamento illecito”: bufera sul presidente francese dopo rivelazioni stampa

Secondo quanto rivelato dal quotidiano Le Parisien, il presidente francese Macron sarebbe indagato per favoritismo e finanziamento illecito nella campagna elettorale del 2017 da parte della Procura finanziaria nazionale (PNF).
A cura di Ida Artiaco
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Il presidente francese Emmanuel Macron sarebbe indagato per favoritismo e finanziamento illecito nella campagna elettorale del 2017 da parte della Procura finanziaria nazionale (PNF).

La notizia bomba, che sarebbe stata confermata dalla stessa Procura, è stata lanciata dal quotidiano Le Parisien e ha scatenato una vera e propria bufera sul presidente.

L'Eliseo, in merito all'indagine su una società di consulenza in cui sarebbe coinvolto il presidente, ha commentato che "la giustizia deve indagare in piena indipendenza".

Le indagini riguarderebbero i legami tra Emmanuel Macron e la società di consulenza McKinsey. Nello specifico, la Procura nazionale finanziaria ha incaricato tre giudici istruttori affinché facciano luce sulle condizioni in cui sono stati assegnati alla società americana alcuni contratti pubblici per "importi colossali".

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I fascicoli sarebbero due. L'inchiesta sul finanziamento illecito sarebbe stata aperta lo scorso 20 ottobre, poi il giorno successivo sarebbe stata aperta una seconda inchiesta giudiziaria sui capi di favoritismo e occultamento di favoritismo, reato previsto dal codice penale francese ed equivalente alla nostra turbativa d’asta.

"L'unica certezza in questa fase è che ci sono legami tra il capo di Stato, il suo entourage e la società americana", scrive Le Parisien. 

Tra i giudici istruttori c'è Serge Tournaire, noto per avere incriminato l'ex premier François Fillon nel 2017 per l’impiego fittizio della moglie Penelope, e anche l'ex presidente Nicolas Sarkozy nel caso Bygmalion, dal nome della società che fece fatture false per finanziare la sua campagna elettorale nel 2012.

Macron era già finito al centro delle polemiche per la quantità di commesse statali affidate proprio a McKinsey durante l'ultima campagna elettorale, le quali secondo il rapporto di una commissione d’inchiesta del Senato erano "più che raddoppiate" tra il 2018 e il 2021, fino a raggiungere un record di oltre un miliardo di euro lo scorso anno.

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