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Covid 19

L’Ema approva l’uso del vaccino Covid Pfizer per i ragazzi dai 12 ai 15 anni

Via libera dell’Agenzia europea del Farmaco (Ema) all’uso del vaccino Covid Pfizer-BioNtech per gli adolescenti di età compresa tra i 12 e i 15 anni, come già successo negli Stati Uniti. Una buona notizia soprattutto in vista della riapertura delle scuole a settembre. Il richiamo è da effettuare a 21 giorni dalla prima dose. Entro lunedì attesa anche l’approvazione di Aifa.
A cura di Ida Artiaco
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L'Agenzia europea del Farmaco ha approvato l'uso del vaccino anti Covid realizzato da Pfizer e dalla tedesca BioNtech per la fascia d'età 12-15 anni. È appena arrivata la notizia del via libera da parte dell'Ema, molto attesa per dare una definitiva accelerazione alla campagna di vaccinazione nei 27 paesi membri, anche in vista della riaperture delle scuole a settembre. Gli effetti
indesiderati più comuni nei ragazzi di età compresa tra 12 e 15 anni sono simili a quelli nelle persone di età pari o superiore a 16 anni. Includono dolore al sito di iniezione, stanchezza, mal di
testa, dolori muscolari e articolari, brividi e febbre. Questi effetti sono generalmente lievi o moderati e migliorano entro pochi giorni dalla vaccinazione", ha reso noto l'agenzia europea, che sottolinea come il richiamo sia da effettuare a 21 giorni dalla prima dose.

Dopo l'ok dell'Fda americana, anche nell'Ue, dunque, potranno essere somministrate le dosi anche agli adolescenti, che potrebbero cominciare in Italia proprio a settembre, prima cioè dell'inizio della scuola. In questo modo, ci si potrà avvicinare all'immunità di gregge necessaria ad evitare una risalita della curva dei contagi e il rischio dell’insorgenza di nuove varianti del coronavirus che possono rendere i vaccini attuali meno efficaci. La decisone era stata anticipata già questa mattina da Giorgio Palù, direttore dell'Aifa, che aveva dichiarato in una intervista a SkyTg24: "L’Aifa, dopo l’Ema, autorizzerà questo vaccino nel giro di uno o due giorni, domani o al massimo lunedì. Poi dipenderà dalla disponibilità dei vaccini, come sappiamo per questa età sono raccomandati i vaccini a mRna".

Secondo Valentina Marino, direttrice medica di Pfizer Italia, "c'è già una risposta immunitaria nei 12 giorni successivi alla prima dose, come dimostrano i trial clinici. I ragazzi rispondono in maniera molto più efficiente rispetto alle fasce d'età più adulte quindi già tra la prima e la seconda dose c'è una buona risposta immunitaria. Ovviamente come per gli adulti, per avere una completa risposta immunitaria, bisogna aspettare una settimana dopo la seconda somministrazione come dimostrano i dati dei nostri trial clinici. In ogni caso a quel punto l'efficacia arriva al 100%". Ma la sperimentazione non finisce qui. Negli Usa si sta studiando, infatti, la somministrazione anche per i bambini più piccoli, di età compresa tra sei mesi e 12 anni e i cui risultati arriveranno tra qualche mese. "Si sta lavorando a sperimentazioni cliniche con riduzione dell’età, in cui si esegue una sperimentazione clinica con soggetti dai 16 ai 12 anni, poi dai 12 ai 9, poi dai 9 ai 6", ha spiegato il virologo statunitense americano Anthony Fauci.

La notizia dell'approvazione del vaccino Pfizer per 12-15enni è stata accolta con entusiasmo dai pediatri italiani: "Da tempo aspettavamo il via libera a utilizzare il vaccino anti-Covid per la fascia di età 12-15 anni. Ora è necessario velocizzare la burocrazia", ha detto il presidente della Federazione italiana medici pediatri, Paolo Biasci, commentando con l'AGI la decisione dell'Ema. "Lo scorso marzo abbiamo firmato un protocollo d'intesa con il ministro Speranza per il coinvolgimento della pediatria di famiglia nella campagna di somministrazione". La palla ora passa alle Regioni che "devono chiamarci a un tavolo per indicare il percorso definitivo sulla base degli elementi già tracciati".

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