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Le scuole chiudono di nuovo le porte alle donne in Afghanistan: le studentesse mandate a casa

Le studentesse afghane sono state mandate a casa pochi minuti dopo il loro rientro in classe. Il regime talebano ha fatto sapere di voler “rinviare a data da destinarsi” il ritorno in classe per le donne, in modo da “riadattare i programmi scolastici alla Sharia”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Le ragazze afghane non hanno ancora potuto fare ritorno in classe dopo che i talebani hanno preso il controllo dell'Afghanistan nell'agosto scorso. Il ministero dell'Istruzione ha rilasciato un nuovo comunicato in cui specifica che "tutte le scuole femminili e scuole superiori oltre il sesto anno vedranno le lezioni posticipate fino a nuovo avviso in attesa di un piano completo che sia in conformità con la Sharia, la tradizione e la cultura afghana". Il ritorno a scuola, secondo i talebani, è subordinato a una divisione per genere nelle classi e alla selezione separata degli insegnanti. Tutte regole che sono state applicate in vista della giornata di oggi, ma che a quanto pare non sono state reputate sufficienti dal regime.

La nota del nuovo governo talebano arriva dopo che il rientro a scuola era stato annunciato come "probabile" per la giornata odierna. Centinaia di ragazze erano pronte a tornare tra i banchi, ma poi il nuovo stop. La revoca, la prima nel suo genere da quando i talebani hanno preso il potere, era prevista per oggi dopo che un primo rinvio dell'apertura delle scuole per le donne era già stato imposto a gennaio. Il maggiore ostacolo secondo il ministero dell'Istruzione è il fatto che le donne possono uscire di casa solo accompagnate da un tutore uomo secondo le norme talebane.

Il dietrofront è stato documentato da una troupe televisiva locale che era pronta a filmare il rientro in classe alla Zarghona High School di Kabul. L'insegnante è entrata in aula e dopo alcuni minuti ha chiesto alle studentesse di lasciare l'istituto. In molte hanno reagito all'ordine con lacrime di frustrazione. La decisione va contro uno dei principali punti fissati durante le trattative con il regime talebano. Le regole per il ritorno in classe prevedevano la segregazione di genere in classe e una "revisione" dei materiali didattici sulla base dei "valori islamici". I docenti, inoltre, dovevano essere selezionati separatamente per genere.

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