La Russia riapre a Cuba una base di spionaggio contro gli USA

Che tra gli Stati Uniti e la Russia vi fossero tensioni è noto da mesi: il possibile intervento in Siria ventilato da Obama prima e le tensioni sulla questione ucraina dopo, per non parlare dell'ospitalità offerta da Mosca a Edward Snowden, hanno rivelato un clima che alcuni non hanno esitato e definire da "guerra fredda". Ebbene, come se non bastasse il Cremlino ha deciso di riaprire una centrale di spionaggio a Cuba. Stiamo parlando della struttura Sigint di Lourdes, una delle più importanti basi estere controllate dal Cremlino, a soli 250 chilometri dal confine statunitense. Il centro venne chiuso nel 2001 a causa di problemi finanziari e sotto la pressione dell'allora presidente a Stelle e Strisce, ma da almeno 10 anni in Russia si dibatte sulla necessità di una riapertura. Così la settimana scorsa, nell'ambito di un incontro con il presidente Raul Castro, Vladimir Putin ha varato la riapertura della base che, quando funzionava, era presidiata da migliaia di soldati e uomini dei servizi di intelligence, il cui compito era quello di decodificare i messaggi da e per il territorio statunitense.
Cosa è il Sigint e perché è importante per la Russia
"Finalmente". Ha commentato così Putin la riapertura del Sigint, aggiungendo che il significato della mossa è difficile da valutare. L'impianto di Lourdes sorge in un sobborgo de La Avana. Sorge a 250 chilometri in linea d'aria dagli Stati Uniti ed è stato inaugurato nel lontano 1967, al culmine della Guerra Fredda, quando era il principale centro di spionaggio russo in territorio straniero e vi operavano 3mila persone. All'epoca Raoul Castro – ministro della Difesa cubano – si vantava che il 75 per cento dei segnali intercettati dall'intelligence russa provenissero dalla base di Lourdes.
Cosa ha guadagnato Cuba? Il condono del 90% del debito verso Mosca
Non sono noti i dettagli sulla riapertura della struttura, che attualmente ospita una succursale dell'Università di Cuba (Scienze dell'Informazione). Ma cosa ha guadagnato Cuba dal via libera alla riapertura della base russa? Non poco: il condono del 90% dei 26 miliardi di euro di debito che trascina dai tempi dell'Urss.