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La differenza nel tasso di occupazione tra uomini e donne è ancora troppo alta in Europa

È l’Eurostat a certificare il gap nell’occupazione maschile e femminile tra tutti i Paesi dell’Unione europea. Non solo: si registra anche un livello abbastanza elevato di disoccupazione nelle fasce più giovani di popolazione.
A cura di Annalisa Girardi
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Il divario tra il tasso di occupazione femminile e quello maschile nell'Unione europea è ancora elevatissimo. Parliamo di ben 10 punti percentuali: gli uomini occupati sono l'80,8%, le donne invece il 70,8%. Con diverse differenze tra i Paesi. A dirlo è l'Eurostat, sottolineando che nella popolazione di origine straniera queste cifre diventano ancora più distanti, con un gap che arriva fino a 18 punti percentuali.

Sempre l'Eurostat ha anche certificato che nel 2024 il tasso di disoccupazione – considerando le persone tra i 15 e i 74 anni – nell'Unione europea è calato al 5,9%, il livello più basso mai registrato da quando vengono fatti questi calcoli, cioè dal 2009. Tra i Paesi europei, il tasso più elevato si è registrato in Grecia (5,4%), con la Spagna (3,8%) e la Slovacchia (3,5%) a seguire. Al contrario, i Paesi che hanno il tasso più basso sono i Paesi Bassi (0,5%), Malta (0,7%) e la Danimarca e la Polonia (entrambe al 0,8%).

Il livello di disoccupazione è però molto più elevato se consideriamo i giovani tra i 15 e i 24 anni: il tasso cresce al 14,9%, cioè 0,4 punti in più dell'anno precedente, il 2023. Invece, per la fascia tra i 25 e i 54 anni il tasso di disoccupazione si ferma al 5,4% e in quella tra i 55 e i 74 anni al 4,1%. In generale, comunque, il livello di disoccupazione è diminuito rispetto al 2023.

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