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La Colombia abbatterà alcuni ippopotami della mandria di Pablo Escobar: “Sono pericolosi”

Il governo colombiano corre ai ripari per contrastare la riproduzione incontrollata di ippopotami. I primi esemplari li aveva importati Pablo Escobar negli anni ’80, ora sono diventati 166 e minacciano le comunità di pescatori di Medellin.
A cura di Enrico Spaccini
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Alcuni ippopotami dell'Hacienda Napoles di Pablo Escobar (foto da LaPresse)
Alcuni ippopotami dell'Hacienda Napoles di Pablo Escobar (foto da LaPresse)

La Colombia abbatterà alcuni dei 166 ippopotami discendenti dalla mandria che era di proprietà di Pablo Escobar. Il "re della cocaina", che grazie al contrabbando di droga aveva accumulato una fortuna stimata intorno ai 30 miliardi di dollari, ne aveva importato alcuni esemplari per il suo zoo privato all'Hacienda Nápoles a Medellin. Per anni esperti e autorità hanno provato a contenere la riproduzione di questi animali attraverso sterilizzazioni e trasferimenti, senza successo. Diventata ormai una specie invasiva, parte della mandria sarà sottoposta a eutanasia.

Lo zoo privato di Escobar nell'Hacienda Nápoles

Pablo Escobar è stato il capo del cartello di Medellin. Dopo la sua morte, avvenuta il 2 dicembre del 1993 in seguito a una sparatoria con la polizia, il "re della cocaina" ha lasciato in eredità non solo illegalità e violenza, ma anche l'Hacienda Nápoles. Si tratta di una cittadella privata da 5.500 acri situata nel dipartimento di Antioquia che poi è stata ceduta alla gente povera del posto.

L'Hacienda, però, conteneva anche zebre, cammelli, giraffe e, appunto, ippopotami. Questi animali costituivano lo zoo privato di Escobar e, siccome erano troppo difficili da catturare, vennero lasciati vagare liberi.

Il contenimento della riproduzione degli ippopotami

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Come raccontato dalla Bbc, dopo trent'anni, a causa della mancanza di predatori naturali e grazie alle condizioni ambientali favorevoli, la piccola mandria di ippopotami è diventata dallo scorso anno ufficialmente una specie invasiva.

In passato, esperti e autorità hanno provato a frenare la loro riproduzione sulle rive del Magdalena, il fiume principale della Colombia, ricorrendo alla sterilizzazione e al trasferimento di alcuni esemplari. Non di rado le comunità di pescatori sono state attaccate da questi animali che, se maschi adulti, arrivano a pesare anche 3 tonnellate

Ora, però, come ha affermato la ministra dell'Ambiente e dello Sviluppo sostenibile colombiano Susana Muhamad, alcuni saranno sottoposti a eutanasia. Non è ancora stato reso noto il numero ufficiale, ma si tratterà dell'ultima risorsa che sarà impiegata per evitare che, come stimato, entro il 2035 ci siano più di mille ippopotami in Colombia.

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