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La Cina invia truppe in Russia per “esercitazioni militari”. Pechino: “Potenziare risposte a minacce”

Si tratta solo dell’ultimo avvicinamento tra Pechino e Mosca: negli ultimi anni si sono svolti simili esercizi congiunti guidati dalla Russia che hanno coinvolto la Cina.
A cura di Biagio Chiariello
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La Cina invierà i propri soldati in Russia per prendere parte a esercitazioni militari congiunte – con Mosca stessa, oltre che altri Paesi tra cui India, Bielorussia e Tagikistan – che si terranno tra il 30 agosto e il 5 settembre. Ad annunciarlo è stato il ministero della Difesa cinese.

Come riporta Reuters, da Pechino si sottolinea che la partecipazione alle manovre non è correlata “all’attuale situazione internazionale e regionale”, essendo parte di un accordo di cooperazione militare che ha già avuto conferma con altre esercitazioni negli ultimi anni.

L'obiettivo è approfondire la cooperazione pratica e amichevole con gli eserciti dei paesi partecipanti, migliorare il livello di collaborazione strategica tra le parti e rafforzare la capacità di rispondere a varie minacce alla sicurezza", afferma la dichiarazione.

Ulteriore avvicinamento tra Russia e Cina

L'ultima volta che la Russia ha effettuato le cosiddette ‘esercitazioni Vostok' è stata nel 2018; in quell'occasione, la Cina partecipò per la prima volta.

Il nuovo annuncio porta ad ulteriore avvicinamento tra il presidente cinese Xi Jinping e l'omologo russo Vladimir Putin, che lo scorso 4 febbraio, in occasione della cerimonia di apertura dei Giochi olimpici invernali di Pechino 2022, avevano già annunciato la partnership ‘senza limiti', poche settimane prima che Mosca – il 24 febbraio – iniziasse la sua ‘missione militare speciale' in Ucraina.

L'affronto della visita di Pelosi in Taiwan

La dichiarazione arriva dopo giorni di tensioni crescenti tra Pechino e la Casa Bianca a causa della visita fatta a Taiwan a inizio mese dalla speaker della Camera americana Nancy Pelosi.

La leadership comunista ha reagito con disappunto alla mossa considerata un assist alle forze indipendentiste di Taipei, ritenuta parte "inalienabile" della Cina da riunificare anche con la forza, in caso di bisogno. Durante la sua visita Pelosi ha ribadito "l'impegno incrollabile" degli Stati Uniti "a sostegno della democrazia di Taiwan", che la Cina considera parte del proprio territorio.

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