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L’Iran annuncia una nuova stretta contro le donne che non indossano il velo islamico

“La polizia iraniana adotterà misure severe per affrontare le donne che non osservano l’hijab obbligatorio nei luoghi pubblici in una nuova operazione che inizierà oggi”. Lo ha annunciato il capo della polizia di Teheran, Abasali Mohammadian. “Alcune donne non rispettano più il velo e gli avvertimenti della polizia, quindi saranno perseguite”, ha aggiunto.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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Nuova stretta in Iran contro le donne che non indossano l'hijab, il velo islamico obbligatorio nei luoghi pubblici. "La polizia iraniana adotterà misure severe per affrontare le donne che non osservano l'hijab obbligatorio nei luoghi pubblici, in un'operazione chiamata ‘Nour' (Luce), iniziata oggi (sabato 13 aprile, ndr)".

A fare questo annuncio è stato il capo della polizia di Teheran, Abasali Mohammadian. Riferendosi alla sfida posta da un gran numero di donne che scendono in strada a capo scoperto, Mohammadian, citato dalla Tv di Stato, ha ammonito che "alcune donne non rispettano più l'hijab e non prestano alcuna attenzione agli avvertimenti della polizia, quindi saranno perseguite".

La notizia arriva pochi giorni dopo che il leader supremo dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, in un discorso pubblico ha ribadito che le donne nella Repubblica islamica devono obbedire al codice di abbigliamento, indipendentemente dal loro credo. "La questione dell'hijab, che ora è diventata una sfida, prima non esisteva", ha detto accusando "l'intervento degli stranieri".

Le autorità hanno reso obbligatorio l'hijab, il velo che copre i capelli ma non il volto, nei luoghi pubblici poco dopo la rivoluzione islamica del 1979, che rovesciò lo Scià iraniano.

Le manifestazioni contro il velo in Ira dopo la morte della 22enne Mahsa Amini

A far partire grandi manifestazioni di massa contro l'obbligo imposto dall'autorità è stata la morte della 22enne Mahsa Amini, avvenuta a Teheran il 16 settembre 2022. La ragazza, dopo essere stata arrestata dalla polizia religiosa per non aver indossato correttamente il velo, secondo le persone che sono scese in piazza, è stata picchiata a morte in carcere.

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Dopo la morte di Amini, sempre più donne in tutto il Paese hanno iniziato a mostrarsi in pubblico senza rispettare l'imposizione del velo. Durante le manifestazioni di protesta, che in alcuni casi sono state represse con la violenza, oltre 500 persone sono state uccise e almeno nove manifestanti sono stati giustiziati.

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