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La Cia prepensiona Mike D’Andrea, il “cacciatore di terroristi” che uccise Bin Laden nel 2011

Va in pensione l’agente Mike D’Andrea che per anni è stato impegnato nella ricerca di Osama Bin Laden. Fu proprio la sua l’operazione che localizzo Bin Laden nella notte tra il 1 e il 2 maggio del 2011. Gli agenti della CIA individuarono e uccisero il leader di Al Qaeda. D’Andrea si è occupato del fascicolo Iran fino alla fine dell’amministrazione Trump.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Per 42 anni è stato impegnato in diverse parti del mondo a "caccia" di terroristi. Per trovarli, utilizzava i droni. Mike D'Andrea guidava la sezione Iran e ora dovrà andare in pensione perché il "centro Iran" che guidava è tornato di nuovo nella divisione Medio Oriente. Ayatollah Mike, questo era il suo soprannome, era impegnatissimo nella distruzione di Al Qaeda. Per anni è stato impegnato nella ricerca di Bin Laden che alla fine ha trovato e poi ucciso nella notte tra il 1 e il 2 maggio del 2011. Ha guidato la squadra di agenti dell'anti-terrorismo dal 2006 al 2015. Un lasso di tempo molto lungo per un qualunque dirigente della Cia. La sua vita lavorativa sembra uscita dal set di un successo americano: nato in Virginia, è cresciuto in una famiglia di agenti e ha continuato su quella strada. In Africa ha imparato a trattare con fazioni sconosciute, spesso molto piccole e in netta contrapposizione l'una con l'altra. Qui ha anche trovato moglie convertendosi per lei all'Islam.

Gradino dopo gradino, D'Andrea è arrivato poi a dirigere il centro Iran. Con la squadra aveva mantenuto un ruolo attivo sul campo: spesso dormiva sul divano in ufficio e si concedeva pochissime pause. Era maniacale nella gestione secondo colleghi e amici. Per combattere il terrorismo utilizzava droni con missili dalle cariche modificate. Per lui i guai iniziano nel 2009, quando l'intera sezione Cia alla base di Khost viene annientata da un Kamikaze. Nel 2015 un raid (sempre guidato da lui) uccide per errore l'ostaggio italiano Giovanni Lo Porto e l'americano Warren Weistein in Pakistan. Per questo motivo fu trasferito ad altro incarico. Fino al 2017 si è occupato del dossier Iran per Donald Trump. A mandarlo in pensione, ora, le "nuove proprità" del governo degli Stati Uniti. La "lotta ai terroristi" è stata messa da parte per fronteggiare altre problematiche quali il cambiamento climatico e i rapporti preoccupanti con la Cina e con la Corea del Nord.

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