Israele vuole allargare il conflitto: “Aumenteremo gli attacchi. Colpiremo Hezbollah dappertutto”
Mentre la guerra a Gaza si fa sempre più dura per la popolazione palestinese, crescono i timori di un ulteriore allargamento del conflitto.
Israele intende "estende la sua offensiva al nord e aumenterà gli attacchi" contro gli Hezbollah. Parola del Ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant in un incontro al Comando nord dell'esercito.
Gallant ha aggiunto che l'azione di Israele "sta diventano più offensiva che difensiva e arriveremo ovunque Hezbollah si trovino. Beirut, Baalbek, Tiro, Sidone e per tutta la lunghezza del confine: e in posti più lontani, come Damasco".
Le parole del Ministro israeliano arrivano a poche ore dall'attacco dell'Idf in Libano e anche in Siria, con un raid ad Aleppo che ha provocato 42 morti: l’attacco più pesante degli ultimi tre anni, è stato definito dall’Osservatorio siriano per i diritti umani.
Il gruppo ha affermato che l'attacco israeliano ha preso di mira un deposito di armi appartenente al partito-milizia sciita libanese Hezbollah situato a Jibreen, vicino all'aeroporto internazionale di Aleppo.
Un altro obiettivo dei missili sono state le fabbriche della difesa di Al Safira, ha aggiunto l'Osservatorio, precisando che esplosioni sono state udite anche nella zona di Kafr Joum, a ovest di Aleppo: "I missili di difesa aerea del regime sono stati lanciati per cercare di contrastare i missili israeliani e contrastare l'attacco. Ambulanze e vigili del fuoco si sono spostati in uno stretto cordone di sicurezza sul luogo degli attacchi per trasportare i feriti e spegnere gli incendi scoppiati".
I raid aerei contro diverse aree nelle campagne circostanti la città siriana sono avvenuti "in concomitanza" con un attacco di droni contro civili che il dicastero ha descritto come condotto da "organizzazioni terroristiche" della città di Idlib, secondo quanto riportano diversi media arabi.
C'è da dire che le dichiarazioni di Gallant sono arrivate proprio nel giorno in cui il presidente Usa Joe Biden ha detto che gli Stati arabi sarebbero “pronti a riconoscere pienamente Israele per la prima volta” a certe condizioni.