Israele: nasce il nuovo governo Netanyahu, ma per un solo voto

Da ieri in Israele è nato ufficialmente il nuovo governo, il quarto consecutivo guidato dal premier Benjamin Netanyahu ma probabilmente anche il più difficile da portare avanti. La fiducia per l'insediamento alla Knesset, il Parlamento israeliano, infatti è arrivato con un solo voto di scarto lasciando supporre che governare senza larghe intese sarà molto difficile. A favore della coalizione guidata dal partito di centrodestra Likud hanno votato 61 parlamentari, mentre sono stati 59 i voti contrari. Netanyahu comunque ha mostrato sicurezza e si è detto certoo di poter portare avanti la legislatura dopo la vittoria a sorpresa nelle recenti elezioni politiche. "Cercheremo di salvaguardare la nostra sicurezza e di batterci per la pace", ha proclamato Netanyahu nel suo discorso di insediamento che è stato più volte interrotto durante una seduta parlamentare molto agitata che ha visto anche l'espulsione di alcuni deputati.
Netanyahu del resto dovrà fare i conti anche con la diplomazia internazionale, che sembra sempre più ostile contro i suoi atteggiamenti, e anche con il suo stesso partito attraversato da malumori interni. La stessa seduta parlamentare per il giuramento dei ministri infatti ha subito un ritardo proprio a causa di una battaglia interna sulle nomine dei ministri. Del resto dall'opposizione laburista nessuno spiraglio di trattativa visto che il leader ha ribadito di non aver alcuna intenzione di entrare nel governo di Netanyahu formato per lo più da personaggi che hanno improntato una campagna elettorale all'insegna del nazionalismo e del populismo.