Israele, ancora razzi lanciati da Hamas. Si studia una tregua

"Arrivano notizie dall'Israele che nelle ultime ore si sono intensificati i negoziati per arrivare entro breve ad una cessazione delle ostilità tra le milizie israeliane e Hamas”. A rivelarlo è una fonte dell’organizzazione terroristica intervistata dalla BBC che assicura che la tregua potrebbe concretizzarsi già nelle prossime ore. La fonte ha detto che “gli intensi contatti tra Hamas e i servizi segreti egiziani hanno portato a un accordo sul cessate il fuoco, che sarà annunciato nelle prossime ore”, scrive l’agenzia di stampa britannica. Va però detto che nella notte altri razzi sono arrivati da Gaza sui territori dello stato ebraico. Di quelli lanciati verso Israele, uno è stato abbattuto dal sistema antimissile di Tel Aviv, mentre due sono finiti in un campo fortunatamente senza fare vittime, secondo quanto rivelato da un funzionario militare israeliano. Le forza armate israeliane hanno così deciso di rinforzare i propri presidi lungo il confine con la striscia di Gaza, replicando alle minacce di ritorsione da parte di Hamas.
Lacrimogeni e granate al funerale
Ieri si sono tenuti i funerali del giovane palestinese assassinato lo scorso mercoledì. Nel quartiere di Suafat, migliaia di persone vi hanno partecipato, finendosi per scontarsi con la polizia. La salma è stata trasportata avvolta in una bandiera palestinese, mentre in varie zone della città i palestinesi lanciavano pietre agli agenti che ha replicato con i gas lacrimogeni e le granate stordenti.
Rinnovate tensioni tra Israele e Palestina
La tensione tra Israele e Palestina è cresciuta nuovamente a livelli critici a seguito del rapimento e dell’omicidio di tre ragazzi israeliani, i cui corpi sono stati trovati il 30 giugno vicino ad Halhul, presso la città di Hebron, in Cisgiordania. Mentre il 2 luglio a Gerusalemme è stato ucciso un ragazzo palestinese. E’ poi trapelata la notizia, non confermata, che l’omicidio sarebbe stato commesso da “estremisti ebrei” per vendicare la morte dei tre giovani. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva accusato Hamas di essere responsabile del rapimento dei tre. Da parte sua, il gruppo islamico ha negato di aver organizzato il nel sequestro e ha accusato Israele di usare il drammatico accadimento come un pretesto per “una guerra contro i palestinesi”.