Iran pronto a reagire in caso di attacco alla Siria

Assad lo aveva annunciato durante l'intervista a Le Figaro, spiegando che una guerra alla Siria avrebbe fatto esplodere un conflitto in tutto il Medio Oriente. Il Papa stesso aveva messo in guardia dal pericolo di una guerra mondiale. Ebbene, secondo un'indiscrezione raccolta dal Wall Street Journal i timori dell'esplosione di una polveriera sono più che fondati. Gli Stati Uniti, infatti, avrebbero intercettato un ordine dall'Iran a numerosi militanti dislocati in Iraq per attaccare l'ambasciata Usa ed altri obiettivi a stelle e strisce presenti a Baghdad in caso di attacco contro la Siria. I funzionari militari americani hanno tentato di prevedere quali potrebbero essere le reazione da parte non solo di Assad, ma anche dei suoi alleati dell'area: una flotta iraniana di piccole imbarcazioni sarebbe già in allerta, mentre da Libano arrivano voci di un rischio di attentati presso l'ambasciata americana a Beirut.
Per questa ragione da giorni le risorse militari Usa vengono dislocate nell'area: una portaerei è già pronta, altri tre cacciatorpedinieri navigano nel Mar Rosso e la san Antonio si trova nel Mediterraneo Orientale. Sempre secondo il Wall Street Journal i marines sarebbero pronti in caso di evacuazione di funzionari diplomatici. Ma le preoccupazioni non riguardano solo gli Stati Uniti: anche l'alleato Israele è in allarme dopo che il comandante in capo delle guardie Rivoluzionarie in Iran ne ha minacciato la "distruzione" in caso di attacco alla Siria. In questo quadro emerge ulteriormente come il G20 di San Pietroburgo di questi giorni sia importante per costruire ulteriori alleanze, visto che l'asse Usa-Francia-Israele appare piuttosto isolata.