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In Svizzera via libera del parlamento alle nozze gay: “Vittoria storica”

Il parlamento svizzero ha approvato un disegno di legge che consente alle coppie dello stesso sesso di sposarsi. Saranno comunque gli stessi cittadini a dire l’ultima parola sulla questione: il partito cristiano ultra-conservatore, Federal Democratic Union, ha infatti annunciato il ricorso al referendum.
A cura di Susanna Picone
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In Svizzera il parlamento ha approvato un disegno di legge che consente alle coppie gay di sposarsi. A dare l'ultima parola sui matrimoni tra persone dello stesso sesso saranno comunque gli stessi cittadini: il partito cristiano ultra-conservatore, Federal Democratic Union, ha infatti annunciato che chiederà che la legislazione sia sottoposta a referendum. La Svizzera è uno dei pochi Paesi europei in cui le nozze gay non sono ancora legali. Le coppie dello stesso sesso per il momento possono contrarre "unioni registrate", senza però avere gli stessi diritti del matrimonio anche per l'ottenimento della cittadinanza e l'adozione congiunta. Il disegno di legge che ora consente alle coppie omosessuali di sposarsi è stato approvato dalle due camere del parlamento dopo diverse fasi del dibattito, iniziato nel 2013. La formulazione del disegno di legge consente alle persone dello stesso sesso di sposarsi e alle donne di accedere alle donazioni di sperma, uno dei punti più controversi del testo, la naturalizzazione facilitata del partner e l'adozione congiunta. L'adozione del figlio del partner è già consentita nel Paese dal 2018, ma la procedura è lunga e insidiosa.

Gioia di Amnesty Svizzera: "Vittoria storica" – In Svizzera il progetto "matrimonio per tutti" era stato lanciato nel 2013 da un'iniziativa parlamentare del partito dei Verdi liberali. Diverse versioni del testo sono state poi discusse dai deputati. A commentare il via libera del parlamento ai matrimoni dello stesso sesso Amnesty Svizzera: "Questa è una vittoria storica per i diritti della comunità LGBTIQ", così in un tweet. Intanto l'associazione Famille Arc-en-ciel, fondata nel 2010 per difendere le famiglie Lgbt in Svizzera, ha fatto sapere che si sta preparando al referendum annunciato dall'Udf.

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