Il paese spagnolo che “mette in guardia” le nonne dal mettersi a chiacchierare con la sedia in strada

Con l’arrivo del caldo torrido, torna puntuale una tradizione radicata nei piccoli centri dell’Andalusia, in Spagna: uscire in strada al tramonto per "prendere il fresco". Sedie, tavolini, ventagli e qualche bevanda accompagnano queste serate all’aperto, dove vicini e amici si ritrovano a chiacchierare approfittando delle temperature più miti.
A Santa Fe, comune di poco più di 15mila abitanti in provincia di Granada, questa usanza è talmente diffusa da essere considerata quasi sacra. Tuttavia, negli ultimi giorni ha attirato l’attenzione della Polizia Locale, che ha diffuso una nota per invitare la cittadinanza a un uso responsabile degli spazi pubblici. "Sappiamo che in molte città è tradizione mettere sedie o tavoli fuori dalla porta, ma gli spazi pubblici sono regolamentati. Se la polizia vi chiede di allontanarli, fatelo per rispetto e convivenza. Con civiltà e buon senso non ci sono problemi. Grazie per la collaborazione!". Il post delle forze dell'ordine è ben presto diventato virale scatenando una valanga di polemiche.
L’amministrazione comunale, attraverso la polizia municipale, ha quindi specificato che la tradizione del "prendere il fresco" non è vietata, ma potrebbe – se non gestita con buon senso – generare disagi alla convivenza cittadina. In particolare, ai cittadini viene chiesto di non occupare completamente marciapiedi o strade, così da consentire il passaggio sicuro di pedoni, persone con mobilità ridotta o famiglie con passeggini. "Il nostro intento non è certo quello di proibire una tradizione così sentita", ha spiegato un portavoce della Polizia Locale. "Vogliamo semplicemente evitare che si creino situazioni problematiche, come eccessivo rumore notturno o impedimenti alla circolazione pedonale". "Non si tratta di reprimere – ha aggiunto il portavoce – ma di convivere civilmente. È normale che in alcune occasioni si alzi un po’ la voce o si resti fuori fino a tardi, ma tutto ha un limite. Il nostro messaggio è chiaro: godiamoci le sere d’estate senza danneggiare nessuno".
Sui social network la vicenda ha generato un acceso dibattito, con alcuni cittadini che hanno accusato il Comune di voler limitare una tradizione popolare. Ma dal Municipio si minimizza: "Chi ha letto attentamente la nostra comunicazione ha capito che non c’è alcuna intenzione punitiva, solo un invito alla responsabilità" A Santa Fe, insomma, la sera si continuerà a prendere il fresco. Con qualche precauzione in più, ma senza spegnere il valore di un’abitudine che, da generazioni, rappresenta il cuore dell’estate nei quartieri.