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Hosni Mubarak in gravissime condizioni, ma non sarebbe in coma

L’ex rais egiziano, condannato all’ergastolo per i suoi delitti, sta molto male e stamane ha più volte perso conoscenza e per lui è stato necessario l’uso del defibrillatore. Nelle ultime ore, su Twitter, si era già diffusa la notizia della sua morte.
A cura di Susanna Picone
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L’ex rais egiziano, condannato all’ergastolo per i suoi delitti, sta molto male e stamane ha più volte perso conoscenza e ha subito un doppio arresto cardiaco. Nelle ultime ore, su Twitter, si era già diffusa la notizia della sua morte.

Le condizioni di salute dell’ex presidente dell’Egitto, Hosni Mubarak, sono critiche, ulteriormente peggiorate nelle ultime ore. Fonti ufficiali dichiarano che l’84enne Mubarak ha più volte perso conoscenza ed è stato necessario l’uso del defibrillatore per far ripartire il suo cuore malato. Si era anche diffusa la notizia di un suo stato di coma che però non è stato poi confermato. Per una fonte dell’ospedale della prigione dove è detenuto l’ex rais, Mubarak ha perso conoscenza e ha anche sistematicamente rifiutato di nutrirsi, le sue condizioni sarebbero critiche anche dal punto di vista dell'umore. Al di là della notizia del coma vi è stato anche chi sul web, in particolar modo la notizia si è diffusa via Twitter, ha riferito che il dittatore egiziano fosse già morto nella notte tra sabato e domenica scorsa. Subito le voci, riprese da vari giornali arabi, sono poi state smentite da fonti della sicurezza e da uno degli avvocati di Mubarak.

Condizioni ancor più gravi dopo la sentenza di condanna – Hosni Mubarak è stato recentemente condannato al carcere a vita, insieme al suo ex ministro dell’interno, per aver dato l’ordine di sparare su 850 manifestanti nei giorni precedenti alla sua caduta del febbraio 2011. Le sue condizioni di salute durante il processo erano già precarie, da quel giorno sarebbe peggiorato notevolmente. Fonti vicine ai legali hanno fatto sapere che si sta prendendo in considerazione l’eventualità di trasferire l’ex rais in un ospedale del Cairo, intanto i figli hanno avanzato la richiesta, che è stata accettata, di poter stare accanto al padre. Per l’avvocato dell’ex rais “se Mubarak dovesse morire in carcere la famiglia avrà il diritto di portare davanti alla giustizia il ministero dell’interno che non ha applicato la legge penitenziaria che autorizza il trasferimento di un detenuto in un ospedale più sofisticato se quello del carcere non ha mezzi sufficienti per trattarlo”.

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