983 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Guerra in Ucraina

Giovani africani come volontari a combattere per l’Ucraina: “Meglio imbracciare le armi che vivere qui”

Sono in tantissimi i giovani che hanno cercato di partire come volontari per la guerra in Ucraina da Paesi come la Nigeria, Kenya, Senegal, Sud Africa e Algeria. I governi di questi Paesi hanno dovuto porre un freno per evitare la partenza di mercenari. Alcuni cercano percorsi alternativi per arruolarsi. “Meglio combattere la Russia che vivere qui”
A cura di Gabriella Mazzeo
983 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Per la Russia sarebbero pronti a combattere 40mila miliziani siriani che si sono iscritti alle liste di volontari per raggiungere il fronte ucraino. Dall'altra parte, l'Ucraina ha aperto le sue liste di "volontari da tutto il mondo" per raccogliere soldati. In entrambi i casi all'esercito nazionale dei due Paesi potrebbero unirsi mercenari, militari chiamati ad affrontare conflitti in terra straniera per denaro. Dalla Nigeria moltissimi giovani stanno cercando di iscriversi alle liste di miliziani volontari per raggiungere l'Ucraina. Hanno tutti dai 20 anni in su: molti arrivano da Paesi poverissimi come Kenya, Senegal, Sud Africa e Algeria. Imbracciare le armi in un Paese straniero – in Occidente – sembra comunque più promettente che restare a casa. "La guerra non è un gioco da ragazzi – racconta Ottah Abraham, 27enne nigeriano intervistato dalla BBC – ma combattere in ucraina è meglio che vivere qui. Ho possibilità di restare lì se la guerra finisce".

Almeno 20.000 volontari da tutto il mondo si sarebbero arruolati in questo modo dopo l'appello di Zelensky per portare "chiunque voglia a partecipare al conflitto spalla a spalla con gli ucraini". Il governo ha ridotto all'osso i requisiti per ottenere un visto e offerto uno stipendio a chi ha un passaporto e un addestramento militare. Nessuna garanzia, ovviamente, che chi combatte possa poi rimanere nel Paese dopo la guerra. Quasi nessuno infatti parte con la prospettiva di uno stipendio: tutti cercano un futuro lontano dall'Africa. Possibilità di un lavoro migliore, di istruzione e di vita agiata. C'è però chi alla BBC ha giurato di volersi arruolare solo per combattere un nemico innegabile. "Ho 29 anni e sono un avvocato. Ho una vita agiata. Se volessi andare in Europa lo farei attraverso l'istruzione, non con la guerra – ha raccontato Kereti Usoroh, giovane residente ad Abuja -. Qui si tratta di contrastare un vero e proprio bullo: un'ingiustizia per uno è un'ingiustizia per tutti".

L'ambasciata ucraina in Nigeria, come diverse altre in Africa, ha dovuto fare un passo indietro. Molti governi del continente non vogliono che i cittadini partano per l'Ucraina. Le domande arrivate, inoltre, sono tantissime. La Nigeria ha fatto sapere di voler "scoraggiare l'uso di mercenari in qualunque parte del mondo" e ha sottolineato di non voler "tollerare il reclutamento" in una nota del ministero degli Esteri. Per questo motivo l'ambasciata ucraina in Nigeria ha riferito di non pagare i volontari e che chiunque voglia partire pagherà da solo le spese per il viaggio. Soltanto dopo l'ambasciata ha ricevuto incarico di respingere tutte le nuove richieste.

Anche il Senegal ha cercato di evitare che i cittadini partissero per la guerra. Il Paese ha chiesto all'ambasciatore ucraino di rimuovere un post su Facebook che chiamava alle armi i volontari, definendo la pratica "illegale e punibile ai sensi di legge". Stesso provvedimento è stato adottato anche dall'Algeria. Secondo l'ambasciatore ucraino in Sud Africa, Mozambico e Botswana, centinaia di persone dall'Africa meridionale si erano offerte per unirsi alle truppe ucraine. L'ambasciata non sarebbe stata in grado di far seguito alle loro richieste vista la contrarietà del governo.

Algeria, Senegal e Sud Africa sono tra i Paesi che si sono astenuti dal voto alle Nazioni Unite per la condanna dell'invasione in Ucraina. Questi Paesi, infatti, non vogliono inimicarsi la Russia che ha ampliato negli anni la sua influenza nel continente, anche dal punto di vista militare. La brusca frenata sull'arruolamento di militari dall'Africa ha deluso molti dei giovani pronti a partire. In tanti cercano percorsi alternativi per raggiungere il fronte ucraino. Alcuni cercano di fare appello all'ambasciata polacca.

983 CONDIVISIONI
4221 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views