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Giappone, orrore a Tokyo: sequestra tre medici, durante visita a domicilio, e ne ammazza uno

Un dottore è morto e un altro è rimasto ferito gravemente dopo che un uomo di 66 anni li ha presi in ostaggi nel suo appartamento a Tokyo, in Giappone, prima di iniziare a sparare.
A cura di Chiara Ammendola
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Si erano recati presso il suo appartamento a Fujimino, nella prefettura giapponese di Saitama, vicino a Tokyo, per una visita a domicilio i tre medici presi in ostaggio da un uomo di 66 anni che ha poi aperto il fuoco uccidendone uno. L'uomo è stato arrestato al termine di una trattativa durata undici ore.

L'allarme è scattato giovedì sera intorno alle 21.15 quando la polizia ha ricevuto la telefonata di alcuni residenti della zona di Fujimino che hanno notato il corpo di un uomo sull'asfalto sanguinante. Poco dopo le forze dell'ordine sono giunte sul posto e hanno isolato l'intero quartiere intorno alla casa dalla quale, secondo il racconto dei testimoni, sono stati uditi gli spari. L'uomo ferito, poi morto in ospedale, è Junichi Suzuki, un medico di 44 anni preso in ostaggio insieme a un fisioterapista e un infermiere durante una visita a domicilio dal 66enne Hiroshi Watanabe. Quest'ultimo li avrebbe chiamati asserendo di non sentirsi bene, ma una volta in casa i tre sarebbero stati sequestrati e minacciati con un fucile da caccia.

Ancora da chiarire cosa sia accaduto all'interno dell'appartamento che si trova a circa due chilometri dalla stazione di Fujimino, ma sembra che l'anziano che qualche giorno fa aveva perso la madre che viveva con lui e che assisteva da anni poiché malata e allettata, abbia sparato contro i tre medici. Suzuki sarebbe morto sul colpo, mentre il fisioterapista, 41 anni, è rimasto gravemente ferito ed è ora ricoverato in condizioni critiche in ospedale. Watanabe asserragliato in casa con i tre ostaggi è stato arrestato al culmine di una lunga trattativa durata 11 ore, durante la quale il terzo ostaggio, un infermiere, è rimasto intossicato dai gas utilizzati dalla polizia per entrare in casa e liberarlo.

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