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Gaza, Hamas apre alla tregua. Israele: “Inchiesta Onu parodia”

Nella notte almeno sei morti tra i palestinesi e due soldati israeliani uccisi. Intanto prosegue il lavoro della diplomazia per arrivare ad un cessate il fuoco duraturo.
A cura di Antonio Palma
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Ore 21 – “Hamas è pronta ad accettare una tregua umanitaria a Gaza”. È quanto afferma il leader di Hamas, Khaled Meshaal, dal Qatar, citato dai media israeliani. Secondo la France Presse tuttavia Meshaal pone come condizione la rimozione del blocco israeliano della Striscia. L’ultimo bilancio aggiornato delle vittime palestinesi è, intanto, di 682 morti e 4250, secondo quanto riporta la agenzia di stampa palestinese al-Ray, vicina a Hamas.

Ore 19.45 – Netanyahu: “L'inchiesta Onu? Una parodia”. “La decisione del Consiglio Onu per i diritti umani è una parodia e dovrebbe essere rigettata da ogni persona decente ovunque”: così Benyamin Netanyahu ha commentato la decisione dell'agenzia Onu di chiedere una commissione di inchiesta sulle violazioni a Gaza. “Dovrebbe piuttosto investigare – ha aggiunto – su Hamas”. Netanyahu ha aggiunto che “la fazione islamica ha commesso un doppio crimine di guerra: sparare razzi ai civili israeliani e nascondersi dietro i civili palestinesi”. L'Onu – ha poi continuato – dovrebbe avviare un'indagine sulla decisione di Hamas di “trasformare ospedali in centro di comandi militari, usare scuole come depositi di armi e mettere batterie di missili vicino a parchi giochi, case private e moschee”. Il consiglio dell'Onu per i diritti umani ha approvato una risoluzione che chiede una commissione di inchiesta internazionale per condurre un'indagine su tutte le violazioni nella Striscia di Gaza.

Ore 18.00 –  L'Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) ha emesso un bollettino con una "forte raccomandazione" ad evitare l'aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv fino a nuove indicazioni. La raccomandazione riguarda tutte le linee aeree europee. La notizia è stata immediatamente commentata da Hamas: "La chiusura dello spazio aereo è una grande vittoria della resistenza".

Ore 17.00 – Esercito israeliano e Hamas hanno annunciato una sospensione dei combattimenti in tre zone della Striscia di Gaza per consentire il passaggio dei convogli umanitari. Nel frattempo il numero dei morti continua a crescere. Fonti palestinesi riferiscono di una strage in un villaggio mentre a Betlemme, durante delle proteste, è stato ucciso un 32enne palestinese. Stava partecipando insieme ad altre centinaia di persone a una manifestazione contro l'assedio di Gaza quando sarebbe stato raggiunto da un proiettile. Si tratta della seconda vittima in Cisgiordania in due giorni.

Update –  Onu: "Possibili crimini di guerra da Israele". Su Israele arrivano le dure critiche dell'Alto commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillay, che ha accusato lo Stato ebraico di "aver commesso possibili crimini di guerra". "Israele ha degli obblighi in quanto potenza occupante", ha spiegato Pillay esprimendo "serie preoccupazioni su un uso eccessivo della forza", con una "forte possibilità" che sia stata violata la legge internazionale. In particolare segnalate le demolizioni punitive di case e l'uccisione di civili, compresi bambini. Critiche però sono arrivate anche ad Hamas che "attacca i civili in modo indiscriminato e non rispetta i principi di precauzione e distinzione". "Ribadisco di nuovo a tutti gli attori coinvolti in questo conflitto che i civili non devono essere colpiti. È imperativo che Israele, Hamas e tutti i gruppi armati rispettino rigorosamente le norme della legge umanitaria internazionale e sui diritti umani" ha sottolineato la responsabile dell'Onu.

Update –  Israele colpisce ospedale Wafa. Nessuna tregua tra Israele ed Hamas, nemmeno quello umanitaria chiesta dalla Croce Rossa internazionale. Gli scontri a Gaza infatti continuano senza sosta con morti e feriti. La battaglia è divampata in particolare attorno a Sajaya dove si contano centinaia di vittime. Ingenti squadre di soccorso attendevano al limite dell'area in attesa del permesso di entrare nel rione per recuperare corpi e sgomberare detriti, ma non lontano dai soccorritori sono esplosi colpi di artiglieria israeliani che li hanno obbligati ad allontanarsi. L'esercito israeliano intanto ha bombardato nuovamente l’ospedale Wafa che secondo Tel Aviv viene utilizzato da Hamas per sparare razzi. Nei giorni scorsi l’edificio era stato già colpito e gli israeliani avevano ordinato lo sgombero dei civili, ma non è chiaro se sia già stato del tutto evacuato. L'esercito israeliano afferma che dall'edificio vengono sparati razzi anticarro e colpi di arma automatica. La radio militare ha aggiunto che al suo interno operano sale di comandò di Hamas e della Jihad islamica. Intanto anche i razzi di Hamas hanno provocato un'altra vittima in Israele. Secondo quanto riferisce la radio militare  israeliana la persona colpita è un manovale thailandese che è stato ucciso nella zona di Ashqelon.

Non si ferma la violenza in Medio Oriente tra israeliani e palestinesi. Nella notte nuovi raid aerei dell'aviazione di Tel Aviv sulla Striscia di Gaza hanno provocato altre vittime facendo salire il bilancio totale a oltre seicento morti. Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Dpa, nelle ultime ore almeno dieci palestinesi e due soldati israeliani sono rimasti uccisi nella Striscia di Gaza a seguito delle operazioni dell'esercito israeliano nei territori palestinesi. Come confermato dal portavoce del ministero della Salute di Gaza, Ashraf al-Qedra, citato dai media locali,  il bilancio del 16esimo giorno dell'offensiva israeliana è di 639 morti. I feriti invece ormai si contano a migliaia e anche se le fonti sono discordanti, si parla di circa 4mila persone colpite. Dall'inizio delle operazioni di terra con le quali l'esercito israeliano ha invaso la Striscia di Gaza, invece, sarebbero 29 i soldati israeliani rimasti uccisi. Secondo quanto annunciato dal portavoce militare di Tel Aviv, infatti, durante le operazioni militari di questa notte altri due soldati sono stati uccisi durante gli scontri a fuoco a Gaza. Rimangono due invece i civili israeliani che sono rimasti uccisi a causa delle ostilità dall'inizio del conflitto armato.

Voli Usa ed europei  sospesi su Israele

Intanto, tutte le compagnie aeree americane hanno dovuto sospendere i voli su Israele su ordine dell'Agenzia federale dell'Aviazione Usa. Lo stop imposto dopo che un razzo di Hamas è caduto a un paio di chilometri dall’aeroporto internazionale Ben Gurion. L'esempio è stato seguito anche da molte compagnie  europee che hanno momentaneamente sospeso i voli. Come ha spiegato il segretario di Stato americano, John Kerry, in una telefonata al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, il divieto imposto alle compagnie aeree statunitensi è motivato solo da ragioni di sicurezza ed è solo temporaneo. L'ente statunitense  deciderà se prorogare lo stop dopo 48ore.

Si tratta per un cessate il fuoco

Lo stesso Kerry, oggi è al Cairo in Egitto per tentare di raggiungere un cessate il fuoco nella striscia di Gaza. Un auspicio ribadito anche dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, a cui però è arrivata la risposta poco rassicurante del primo ministro del nuovo governo di unità palestinese formato dopo l'accordo di aprile tra Hamas e Fatah. "Un accordo per il cessate il fuoco con Israele deve prevedere la revoca del blocco economico imposto alla Striscia di Gaza" ha spiegato infatti Rami Hamdallah, concludendo: "Chiediamo giustizia per il nostro popolo soggetto ogni giorno, da 47 anni, all'occupazione. È tempo di porre fine all'aggressione ed è tempo di revocare questo assedio".

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