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Fuggì coi figli nei boschi per 4 anni: i genitori dopo la sua morte: “Dispiaciuti per il dolore causato”

I genitori di Tom Phillips, l’uomo neozelandese che visse in fuga per quasi quattro anni con i suoi tre figli, hanno chiesto pubblicamente scusa dopo la sua morte in una sparatoria con la polizia: “Siamo profondamente dispiaciuti per tutto il dolore causato”.
A cura di Davide Falcioni
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A un mese dalla morte di Tom Phillips – l’uomo neozelandese che per quasi quattro anni visse nascosto con i suoi tre figli nella natura selvaggia dell’Isola del Nord – i genitori, Neville e Julia Phillips, hanno rotto il silenzio. In una lettera pubblicata sul King Country News, i due hanno espresso pubblicamente il loro rammarico per le azioni del figlio e per le sofferenze causate alla comunità. “Vorremmo esprimere le nostre più sincere scuse per tutti i problemi, i disagi e la perdita di privacy e di proprietà causati da Tom”, scrivono nella nota. “Siamo davvero dispiaciuti per tutto ciò che avete dovuto sopportare”.

Una fuga che ha scosso la Nuova Zelanda

La vicenda ebbe inizio nel settembre 2021, quando – dopo una lite con la moglie – Tom Phillips scomparve con i figli Jayda, Maverick ed Ember, di età compresa tra 9 e 12 anni, dalle coste di Marokopa, nella regione di Waikato. Dopo settimane di ricerche, la famiglia riemerse brevemente presso una fattoria di proprietà dei Phillips, ma nel dicembre dello stesso anno l’uomo fuggì nuovamente con i bambini.

Da allora, Tom Phillips visse in completo isolamento, sfruttando le sue abilità di cacciatore e conoscitore dei boschi per sopravvivere lontano da ogni contatto umano. Nonostante diversi avvistamenti, incursioni notturne in negozi per procurarsi rifornimenti e una taglia di 80mila dollari neozelandesi, la famiglia riuscì a rimanere nascosta per oltre tre anni. Nel frattempo, contro Phillips si erano accumulate numerose accuse penali, tra cui una rapina a mano armata in una banca nel maggio 2023.

La sua latitanza si è conclusa tragicamente l’8 settembre scorso, quando l’uomo è rimasto ucciso in una sparatoria con la polizia. Un agente è rimasto gravemente ferito nello scontro, mentre uno dei figli di Phillips, presente al momento del conflitto a fuoco, ha fornito informazioni utili per rintracciare i fratellini. Dopo l’uccisione dell’uomo, la madre dei bambini ha espresso sollievo per la fine della lunga fuga, ma anche dolore per l’esito drammatico.

“Non abbiamo mai approvato le sue azioni”

Nel loro messaggio, a un mese dalla morte dell'uomo, Neville e Julia Phillips hanno voluto chiarire di non aver mai sostenuto le scelte del figlio durante gli anni di latitanza: “Non abbiamo condiviso né appoggiato in alcun modo le sue azioni negli ultimi quattro anni”, scrivono nella lettera, precisando di essere rimasti impotenti di fronte alla deriva del figlio.

In passato, la famiglia aveva lanciato appelli pubblici invitando Tom a tornare. La sorella Rozzi, in un’intervista televisiva, gli aveva detto: “Siamo pronti ad aiutarti ad affrontare quello che devi affrontare.” Anche la madre, in una lettera diffusa dal portale Stuff, aveva scritto: “Ogni giorno spero che oggi sia il giorno in cui tornerete tutti a casa”.

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