Francia, terrorista siriano arrestato mentre fa l’Erasmus: era accusato di crimini di guerra
Apparentemente era uno studente modello: rispettoso dei docente, puntuale negli esami, dedito allo studio con passione e serietà tanto che András Schweitzer, professore alla Eötvös Loránd University di Budapest, lo descriveva come un ragazzo “aperto”, “educato” e “intelligente”. Majdi Mustafa Nema, 31 anni, era però molto altro: prima di trascorrere sei mesi in Ungheria e vincere na borsa Erasmus a Marsiglia il giovane – siriano iscritto all'università in Turchia – era accusato di aver usato le persone come scudi umani e fatto stragi di civili in Siria. A denunciarlo, da anni, numerose associazioni per i diritti umani. Majdi Mustafa Nema è stato arrestato venerdì dalla polizia francese per crimini di guerra, tortura e concorso in sequestro di persone.
Majdi Mustafa Nema è stato fino al 2011 ufficiale dell'esercito siriano per poi unirsi ai ribelli anti Assad con il nome di battaglia di Islam Alloush, diventando uno dei leader di Jaysh al-Islam (Esercito dell’Islam), un gruppo jihadista radicale attivo a Ghouta, nelle campagne di Damasco. Jaysh al-Islam si opponeva non solo al regime ma anche all’Isis e i suoi membri sono stati accusati di aver commesso crimini di guerra come stragi di civili, rapimenti e di aver usato civili alawiti come scudi umani.
Nei mesi scorsi tre ong – la Federazione internazionale per i diritti umani (FIDH), il Centro siriano per i media e la libertà di espressione (SCM) e la Lega per i diritti umani (LDH) – avevano denunciato i membri di Jaysh al-Islam, compreso lo stesso Nema, accusato – tra le altre cose – di aver arruolato forzatamente dei bambini nel gruppo armato e di rapimenti e torture. Il 31enne ha lasciato la Siria nel 2015 trasferendosi in Turchia, dove ha studiato alla Istanbul Aydin University, alla Karabuk University e alla Anadolu University per poi trascorrere sei mesi in Ungheria alla Eötvös Loránd University e infine andare in Erasmus a Marsiglia.