Francia, 14enne disabile mutilata da branco di topi nel suo letto: le hanno mangiato le dita

Una 14enne francese paraplegica è stata assalita da un branco di topi nella sua stanza da letto in un alloggio di Roubaix, nel nord-est del Paese, ed ora è in condizioni critiche in ospedale a seguito delle ferite riportate. A riportare la notizia, ripresa dalla Bbc, è il quotidiano francese Courrier-Picard, che evidenzia come sul corpo della povera giovane siano state trovate tantissime ferite — si parla di 45 lesioni al viso, 150 sulle mani, 30 ai piedi – alcune anche profonde. Il medico legale non ha avuto dubbi a correlare le lesioni ai morsi dei ratti contro i quali la 14enne non ha potuto far nulla a causa delle sue condizioni di immobilità, ha riferito il quotidiano locale Nord-Eclair. Sotto accusa, ora, è il proprietario della casa dove vive Samantha (questo il nome della ragazza), per le pessime condizioni igieniche in cui si trovava lo stabile: il padre della giovane ha deciso di fargli causa, denunciando la cooperativa di edilizia sociale proprietaria dell'alloggio e il comune di Roubaix. La procura di Lilla ha aperto un'inchiesta per "condizioni di alloggio contrarie alla dignità umana".
Il padre ha raccontato di aver lasciato Samantha tranquilla nel suo letto al piano terra dell’appartamento nella sera di venerdì e di averla trovata "coperta di sangue" sabato mattina. "C'era del sangue che le usciva dalle orecchie, ho temuto che avesse un'emorragia cerebrale" ha detto al quotidiano Courrier-Picard. Le punte di alcune dita della ragazzina sono state mangiate dai topi e i chirurghi non potranno ripararle. Inizialmente l’uomo ha pensato che ci fosse stata una rapina “terminata tragicamente”. Poi ha scoperta l’orrenda verità. Ora i medici stanno cercando di capire se la 14enne abbia contratto malattie infettive a seguito dei morsi di ratto: per ora è stato escluso che sia stata contagiata con la rabbia. La famiglia ora è stata trasferita in una casa diversa. “Dalla fine del 2012”, ha detto il padre di Samantha, “abbiamo moltiplicato le richieste di riportare il contesto igienico del parcheggio davanti a casa alla normalità. Non possiamo essere trattati come animali”.