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Erin, la cuoca accusata di aver sterminato la famiglia con funghi velenosi, si dichiara innocente

Secondo la polizia tutti i partecipanti al pranzo mangiarono funghi Death Cap, che sono altamente letali se ingeriti. Unica illesa, guarda caso, l’imputata Erin Patterson.
A cura di Davide Falcioni
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Erin Patterson, la donna australiana di 49 anni accusata di aver sterminato la sua famiglia cucinando funghi velenosi nell'estate del 2023, si è dichiarata non colpevole del reato di omicidio e tentato omicidio. L'imputata, che secondo l'accusa avrebbe cercato di "far fuori" suo marito in almeno altre due occasioni, ha ripetutamente affermato di non aver avvelenato intenzionalmente i suoi ospiti, la cui morte sarebbe stata assolutamente incidentale.

I fatti risalgono al 29 luglio del 2023. Quel giorno la signora Patterson organizzò un pranzo nella sua casa di Leongatha, a due ore di macchina a sud-est di Melbourne. Erano presenti i suoi ex suoceri Gail e Don Patterson, insieme alla sorella di Gail Heather Wilkinson e al marito di Heather, Ian. La polizia ha detto che anche Simon Patterson, ex marito della signora Patterson, era stato invitato ma non è riuscito a partecipare all'ultimo minuto.

Alcune ore dopo aver consumato il pasto, tutti e quattro i commensali accusarono dei malori. In un primo momento pensarono a una grave intossicazione alimentare ma nel giro di pochi giorni la coppia Patterson, entrambi 70enni, e la signora Wilkinson, 66 anni, morirono. Il signor Wilkinson, 68 anni, è sopravvissuto dopo aver trascorso quasi tre mesi in ospedale.

Secondo la polizia tutti i partecipanti al pranzo mangiarono funghi Death Cap, che sono altamente letali se ingeriti. Unica illesa, guarda caso, Erin Patterson, che quel giorno non mangiò insieme ai suoi ospiti. Dopo mesi di indagini, gli investigatori avrebbero scoperto altri tre tentativi di omicidio compiuti dalla donna contro il suo ex marito tra il 2021 e il 2022, e a novembre è stata arrestata e formalmente accusata di otto reati in totale. Il suo caso verrà ora portato alla Corte Suprema di Victoria a Melbourne per il processo, la cui prima udienza si svolgerò il 23 maggio.

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