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Egitto, tragedia allo stadio: 22 morti negli scontri tra polizia e tifosi

Le vittime sarebbero rimaste schiacciate nella calca. Secondo il ministero dell’Interno gli ultras volevano entrare senza biglietto.
A cura di D. F.
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Ancora sangue in Egitto e ancora decine di morti: stavolta il teatro della guerriglia è stato lo stadio del Cairo, dove si sono scontrati gli ultras del club Zamalek e le forze di polizia: il bilancio, ancora provvisorio, parla di 22 morti e decine di feriti. In un'intervista il ministro dell'Interno ha spiegato: "Volevano entrare senza biglietto, siamo dovuti intervenire". Dal canto loro i tifosi hanno raccontato gli gli scontri sono iniziati perché la polizia ha aperto un solo piccolo varco per entrare nella struttura, creando tensione tra migliaia di persone che attendevano. Quella di ieri era una partita molto attesa tra due squadre della capitale, il Zamalek e l'Enppi. La federazione calcistica egiziana a seguito della tragedia ha sospeso il campionato.

I tifosi sono stati dapprima dispersi con un fitto lancio di lacrimogeni: tra essi anche gli appartenenti al gruppo organizzato White Knights, una delle fazioni più politicizzate del tifo, presente e attiva nelle piazze durante gli scontri che portarono alla caduta del regime di Mubarak. Secondo i media arabi gran parte delle vittime hanno perso la vita nella calca della gente che fuggiva dalle cariche della polizia. Quella di ieri è la seconda tragedia che si verifica in Egitto durante una partita di calcio: nel 2012 a Port Said, nel nord del paese, i morti furono 70.

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