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Notizie sull'incriminazione di Donald Trump

Donald Trump ai suoi sostenitori: “Rischio 561 anni di carcere per colpa della sinistra”

Il messaggio di Trump ai suoi supporters: “Con il corrotto Doj del Disonesto Joe che ha ancora una volta illegalmente incriminato il sottoscritto, le notizie indicano che ora potrei affrontare un totale di 561 anni di prigione a causa della caccia alle streghe della sinistra”.
A cura di Davide Falcioni
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L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha comunicato ai suoi supporters in un'e-mail di raccolta fondi che rischierebbe fino a 561 anni di carcere dopo che il Dipartimento di Giustizia (Doj) lo ha incriminato per le sue presunte responsabilità nell'assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 condotto da migliaia di manifestanti di estrema destra con l'obiettivo di ribaltare il risultato delle elezioni del 2020. "Con il corrotto Doj del Disonesto Joe (Biden, ndr.) che ha ancora una volta illegalmente incriminato il sottoscritto, le notizie indicano che ora potrei affrontare un totale di 561 anni di prigione a causa della caccia alle streghe della sinistra", ha scritto Trump nell'e-mail pubblicata da The Hill.

Perché Donald Trump è stato incriminato

Il 1 agosto il leader repubblicano, principale candidato della destra USA nella corsa per la Casa Bianca, è stato incriminato con l’accusa di volere sovvertire l’esito del voto delle presidenziali del 2020. L'inchiesta riguarda i fatti che portarono all’assalto al congresso del 6 gennaio 2021 compiuto dai suoi sostenitori, che non riconoscevano la vittoria del candidato democratico Joe Biden. Nel presentare l’incriminazione in una breve dichiarazione a Washington, il procuratore speciale Jack Smith ha definito l’assalto "un attacco senza precedenti alla democrazia americana alimentato da bugie, bugie dell’imputato, mirate a ostacolare una funzione fondamentale del governo degli Stati Uniti".

Sono quattro i capi d’accusa per Donald Trump. Il primo è "cospirazione per frodare gli Stati Uniti", poi "cospirazione per ostacolare un procedimento ufficiale", quindi  "ostruzione di un procedimento ufficiale" e infine "cospirazione contro i diritti dei cittadini".

Sostenitrici di Donald Trump
Sostenitrici di Donald Trump

"Mentiva sapendo di mentire"

"Nonostante la sua sconfitta, l’imputato era determinato a rimanere al potere. Pertanto, per più di due mesi dopo le elezioni del 3 novembre 2020, l’imputato ha diffuso menzogne ​​secondo cui vi era stata una frode che aveva alterato il risultato e che lui ‘aveva effettivamente vinto’", ha osservato l’accusa. "Queste dichiarazioni erano false e l’imputato sapeva che erano false", è scritto nel fascicolo dell’indagine. "Ma l’imputato le ha ripetute e diffuse ampiamente", secondo il documento di 45 pagine, che spiega che Trump ha lanciato "il suo piano criminale" diversi giorni dopo le elezioni. In un brevissimo discorso a Washington, il procuratore Smith ha detto di volere un “processo in tempi brevi”. Una prima udienza preliminare è stata fissata per oggi, 3 agosto, in un tribunale federale della capitale. Con Trump sono state incriminate altre sei persone, accusate di avere collaborato alla cospirazione, ma i loro nomi non sono stati ancora diffusi.

È il terzo processo aperto contro l’ex presidente in pochi mesi dopo le accuse di aver corrotto la pornostar Stormy Daniels e quelle inerenti le carte segrete nascoste nella sua residenza a Mar-a-Lago; si tratta di un fatto senza precedenti per un ex capo di stato. Se i processi saranno organizzati rapidamente, Trump potrebbe essere costretto a comparire in tribunale nel bel mezzo della campagna elettorale per le presidenziali.

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