Definisce i poliziotti “Puffi” su Facebook, multa da 160 euro

Quando ci si riferisce ad un agente di polizia in servizio bisogna stare sempre attenti ai termini soprattutto se si sta scrivendo su Facebook e tutti possono leggere. Lo ha capito a sue spese un automobilista tirolese, denunciato e multato per diffamazione dalla polizia austriaca a seguito di alcuni post su Facebook in cui definiva gli agenti "Puffi". Era la mattina dell'11 febbraio quando l'uomo, al volante della sua auto a sud di Innsbruck, si è imbattuto in una volante intenta nei controlli di velocità. A quel punto ha pensato che i suoi amici avrebbero dovuto saperlo e poco dopo ha aperto Facebook, scrivendo sulla sua pagina: "Nella direzione di Innsbruck ci sono due puffi con l'autovelox in attesa di buoni clienti".
Ma non era tutto: solo poche ore dopo l'automobilista si è imbattuto in un altro autovelox, questa volta vicino alla Strada per il Brennero e anche in questa occasione ha pensato di avvertire gli amici scrivendo: "Ci sono due Puffi davanti alla Shell che scattano foto, per favore fate una faccina sorridente per lo scatto". Questa volta però il suo messaggio è stato letto anche dagli agenti che lo hanno rintracciato e multato per un totale di 160 euro per diffamazione, con l'aggravante della reiterazione. Come scrive la Tiroler Tageszeitung, l'uomo contesta la contravvenzione perché sostiene che il termine "Puffi" non è offensivo, ma solo uno scherzo innocuo ed è pronto a fare ricorso.