Datagate: Soldi e aerei per Snowden dal miliardario islandese Sigurvinsson

E' Olafur Sigurvinsson, un magnate islandese che lavora nel settore Internet, uno degli uomini chiave per la fuga di Snowden da Honk Kong dove si era rifugiato dopo aver svelato i segreti della National Security Agency. Come rivela il Corriere della Sera Sigurvinsson infatti avrebbe messo a disposizione diversi jet privati in almeno tre località della Cina per facilitare la fuga di Snowden pagandoli con suoi soldi mentre i posti sui vari aerei di linea per Snowden sono stati acquistati direttamente da Wikileaks. Alla fine in accordo con l'organizzazione di Assange, Snowden ha scelto la seconda opzione ed ora l'ex tecnico della Nsa è ancora bloccato nell’aeroporto di Sheremetyevo a Mosca in Russia.
Fondi per Wikileaks – Come racconta lo stesso Olafur Sigurvinsson a fare scattare la sua voglia di aiutare Snowden l'intervista di quest'ultimo al Guardian in cui diceva di sperare di rifugiarsi proprio in Islanda perché il Paese difende le libertà personali e di Internet. Sigurvinsson, che smentisce di essere un dirigente di Wikileaks ma conferma di essere sostenitore e raccoglitore di fondi per l'organizzazione fin dal 2010 quando attraverso alcuni portali messi in piedi dalla sua società ha raccolto migliaia di dollari di donazioni, ha sempre avuto l'obiettivo di portare l'ex tecnico nella piccola Isola. Su questa strada si è sempre mosso il magnate islandese, che tiene a ribadire che sostiene Wikileaks perché combattono per la libertà di espressione.
Domanda di asilo in Islanda – Sigurvinsson infatti ha presentato domanda di asilo politico per Snowden proprio in Islanda ma le prime risposte non sono state confortanti: "Ci hanno detto che la sua domanda sarebbe finita alla fine della lista dei richiedenti, ci vorrebbero mesi. E poi ci sarebbero state pressioni politiche". Intanto però si lavora ancora per far partire Snowden da Mosca dove è bloccato. Per l'ex tecnico Nsa è stato previsto "un numero di opzioni diverse per gli spostamenti, con mezzi pubblici e privati. Ma non è chiaro ancora come e quando partirà" ha spiegato Sigurvinsson che da sostenitore continua a raccogliere fondi e ad inviare soldi a Wikileaks per sostenere le spese di vitto e alloggio di Snowden.