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Datagate: Edward Snowden, 29 anni, è la talpa che ha rivelato il sistema Prism

Svelata dal Guardian l’identità dell’uomo che ha sollevato il velo sul sistema di intercettazione Prism, con il quale il Governo Usa intercettava milioni di conversazioni di cittadini americani.
A cura di Davide Falcioni
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Si chiama Edward Snowden, ha 29 anni ed è la talpa che ha rivelato al mondo intero il sistema Prince, il programma di controllo delle comunicazioni lanciato dall'Agenzia di sicurezza nazionale Usa (Nsa). Edward si trova a Hong Kong, è un ex tecnico della Cia e a rivelare la sua identità – in un'intervista – è stato il quotidiano inglese Guardian. Il giovane venne inviato a Ginevra nel 2007 con una delegazione diplomatica ed iniziò ad avere accesso a una serie di documenti sensibili. "Io non ho votato per Obama nel 2008 – spiega – ho scelto un terzo partito ma credevo alle sue promesse. Stavo già per svelare tutto, ma ho atteso per vedere se cambiavano le cose dopo la sua rielezione e lui ha continuato con le politiche del suo predecessore. Gran parte di ciò che ho visto a Ginevra mi ha veramente disilluso rispetto a come funziona il mio governo, e a qual è il suo impatto sul mondo. Ho capito che ero parte di qualcosa che stava facendo molto più male che bene".

Ed è grazie a questa presa di coscienza che Snowden decide di rivelare tutto. Raccoglie tutto il materiale "sensibile" dal suo ufficio alle Hawaii, poi con la scusa di voler curare i suoi attacchi di epilessia si trasferisce a Hong Kong, in un hotel. E' il 20 maggio 2013: "Da tre settimane sono rinchiuso in albergo. Ho cambiato stanza tre volte per paura di essere spiato. Mi sono messo una grande cappuccio rosso in testa quando entravo con la mia password nel mio computer per non essere intercettato da qualsiasi telecamera interna alla rete". Quando ha rivelato al mondo il funzionamento del sistema Prism, ha iniziato a temere ma si è detto comunque fiero di aver rivelato al mondo uno dei più gravi sistemi di controllo statunitensi: "Non ho paura perché questa è esattamente la scelta che ho fatto. L'unica cosa di cui ho veramente paura e aver fatto male ai miei familiari, di cui molti lavorano per il governo, ora che non mi possono più aiutare. Questa – ha detto con le lacrime agli occhi – è una cosa che non mi fa dormire la notte".

Snowden rivela: "La Nsa ha costruito un'infrastruttura che consente di intercettare quasi tutto. Con queste capacità, la grande maggioranza delle comunicazioni umane sono automaticamente assorbite senza alcun filtro. Se voglio leggere le vostre email o ascoltare il telefono di vostra moglie, tutto quello che debbo fare e intercettarvi. Posso entrare nelle vostre email, avere le vostre password, i dati telefonici o delle vostre carte di credito". L'ex tecnico Cia ritiene ipocrita l'accusa rivolta alla Cina dall'amministrazione Obama sugli attacchi degli hacker di Pechino: "Noi effettuiamo attacchi informatici contro tutti e ovunque. Ci piace pensare di poterci distinguere da loro (i cinesi). Ma siamo (attivi) quasi in ogni Paese del mondo anche se non siamo in guerra con loro".

Ora per il 29enne ex tecnico della Cia si prospetta un futuro difficile, non dissimile da quello di Bradley Manning – l'ex militare che per primo ha sollevato lo scandalo Wikileaks. "Capisco che mi faranno soffrire per queste azioni, ma sarò soddisfatto se la federazione di leggi segrete, di grazie inique e di irresistibili poteri esecutivi che regola il mondo che io amo sarà rivelata anche solo per un istante. Avevo una vita comoda: ragazza, lavoro e carriera. Ma ho deciso di sacrificare tutto perché non avevo la coscienza a posto nel permettere che il governo Usa distruggesse ogni privacy, libertà della rete, e diritti fondamentali delle persone in tutto il mondo".

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