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Cosa sappiamo di Tyler Robinson, il 22enne accusato dell’omicidio di Charlie Kirk

Il giovane è stato arrestato grazie alla segnalazione di un amico di famiglia: non aveva un’affiliazione politica nota, ma era antifascista. Ora è in carcere e non avrebbe ancora risposto alle domande degli investigatori.
A cura di Davide Falcioni
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Tyler Robinson, 22 anni, originario dello Utah: è questo il nome del sospetto arrestato per l'omicidio dell'influencer conservatore Charlie Kirk, ucciso due giorni fa durante alla Utah Valley University. Il giovane, che ha frequentato le scuole primarie e secondarie nella città di Saint George, non aveva precedenti penali nello Stato secondo i media americani. In seguito ha studiato come elettricista ed era ancora in formazione. Al momento, secondo quanto riferisce la CNN, non risulta abbia ancora risposto alle domande degli investigatori.

La segnalazione di un amico di famiglia

L'arresto è avvenuto grazie alla denuncia di persone vicine a Robinson. Come ha spiegato il governatore Spencer Cox durante la conferenza stampa, "un membro della famiglia" dell'indagato – probabilmente il padre – aveva contattato un amico, il quale ha poi avvisato le autorità informandole che "Robinson aveva confessato o lasciato intendere il suo coinvolgimento" nell'omicidio. Il presidente Trump ha confermato che "qualcuno a lui molto vicino" lo aveva denunciato, precisando che anche il padre del sospetto e un pastore avevano avuto un ruolo nella segnalazione.

Un profilo politico in evoluzione

Secondo persone del suo entourage, Robinson non aveva un'affiliazione politica nota. Negli ultimi anni tuttavia si era politicizzato e, a cena, aveva parlato di Charlie Kirk, dicendo che sarebbe venuto all’università ed affermando che l’influencer conservatore "era pieno di odio e diffondeva odio", come confermato dal governatore Cox.

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I messaggi antifascisti sulle munizioni

Un dettaglio significativo emerge dall'analisi delle prove: sui proiettili sono stati ritrovati messaggi antifascisti. Su una cartuccia non utilizzata era inciso "Bella ciao", titolo della celebre canzone italiana adottata dalla resistenza antifascista durante la Seconda guerra mondiale. Su un'altra munizione c'era scritto "Ehi, fascista, prendila". "Penso che non ci sia bisogno di commenti", ha affermato Cox di fronte a questi elementi.

Il governatore dello Utah Spencer Cox ha spiegato che gli investigatori hanno interrogato il coinquilino di Tyler Robinson, il quale ha mostrato loro dei messaggi tra lui e un account con il nome "Tyler" sull'app di messaggistica Discord. Nei messaggi, "Tyler" sosteneva di voler recuperare un fucile da un punto di consegna, lasciarlo in un cespuglio, sorvegliare l'area in cui l'arma era stata lasciata e avvolgerla in un asciugamano. Nei messaggi, ha aggiunto, si parlava anche di incidere proiettili, di un mirino e del fatto che il fucile fosse "unico". Secondo i media Robinson usava armi fin da quando era bambino e il Daily Mail riporta che c'è almeno una foto che lo ritrae con una mitragliatrice M2 Browning calibro 50.

La ricostruzione dell'attacco

Le telecamere di sorveglianza della Utah Valley University mostrano Robinson arrivare nei pressi del campus a bordo di una Dodge Challenger mercoledì mattina, circa quattro ore prima dell'attacco. L'arresto è avvenuto venerdì mattina dopo trentatré ore di caccia all'uomo.

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