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Covid 19

Coronavirus, in Francia contagio senza freni: 16mila nuovi casi, mai così tanti

E mentre i casi raggiungono il punto più alto – 16mila in più in un giorno, superano per la prima volta quota mille, dopo la prima ondata del Coronavirus, le rianimazioni – nelle piazze si protesta contro il giro di vite del governo. A Parigi, la chiusura anticipata di bar e ristoranti rappresenta – per il primo vicesindaco Emmanuel Grégoire – “un rischio economico immenso”.
A cura di Biagio Chiariello
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Tensione altissima in Francia per l’impennata di nuovi casi di Covid 19: 16.096 soltanto nelle ultime 24 ore, un livello mai raggiunto. Numerosi impressionati anche per i pazienti ricoverati in rianimazione: superata per la prima volta quota mille, dopo la prima ondata del coronavirus (1.048, +46 rispetto a ieri). Ed è aumentato di 52, da ieri, il numero delle vittime, che sono adesso in totale 31.511. – Nei giorni scorsi la Francia ha registrato oltre 10 mila casi quotidiani, un aumento dei ricoveri e di persone in terapia intensiva. A Parigi, con il 25% dei letti di terapia intensiva occupati da casi di coronavirus, gli ospedali pubblici sono stati costretti a posticipare il 20% degli interventi chirurgici programmati dal prossimo weekend. “Se la situazione non migliora, altre metropoli potrebbero fare altrettanto”, ha avvertito il ministro della Salute, Olivier Véran.

Proteste in Francia contro il giro di vite del governo

E nel frattempo nelle piazze si protesta per la nuova stretta sulle regole sanitarie indetta dal Governo: la sindaca di Marsiglia e il Comune di Parigi sono sul piede di guerra contro la chiusura di bar e ristoranti – nel caso della città del sud della Francia – o di limitare orari e assembramenti per quanto riguarda la capitale. Il vicesindaco di Marsiglia, Benoit Payan, ha dichiarato che le nuove norme restrittive rappresentano "affronto", perché approvate "senza concertazione" da parte dell'attuale amministrazione di Emmanuel Macron e ha chiesto una proroga di 10 giorni prima di mettere in esecuzione il nuovo giro di vite. “Apprendo con stupore e rabbia – ha scritto l’ecologista Michèle Rubirola, su Twitter – una decisione per la quale il Comune di Marsiglia non è stato consultato. Nulla della situazione sanitaria giustifica questo annuncio”. A Parigi, la chiusura anticipata di bar e ristoranti rappresenta – per il primo vicesindaco Emmanuel Grégoire – “un rischio economico immenso”.

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