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Guerra in Ucraina

Come funzionano i missili da crociera russi che ieri hanno distrutto la base militare di Yavoriv

I missili da crociera russi – della tipologia X-55, X-55SM e X-555 – hanno percorso circa 1.500 chilometri perché sono dotati di motore e ali, oltre che di una grande manovrabilità che li rende simili a droni.
A cura di Davide Falcioni
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Ieri mattina poco prima dell'alba una trentina di missili da crociera russi hanno colpito la base militare di Yavoriv, distante poco più di venti chilometri dal confine polacco, provocando la morte di 35 persone e il ferimento di oltre 100. Il bombardamento è arrivato all'indomani di un avvertimento lanciato dal viceministro degli esteri russo, Sergei Ryabkov, che sabato aveva dichiarato che le spedizioni occidentali di armi in Ucraina sarebbero state considerate "bersagli legittimi" dei raid russi; meno di 24 ore dopo il Cremlino ha dato il via libera al raid di una base che nelle scorse settimane aveva ospitato addestratori militari stranieri di Regno Unito, Stati Uniti e  altri paesi della Nato, impegnati per lo più nell'addestramento all'utilizzo di missili anticarro. L'ultimo raduno di "formazione" è stato effettuato tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio, quando l'invasione russa dell'Ucraina non era ancora avvenuta ma i Paesi Nato – Stati Uniti in primis – riferivano che sarebbe stata ormai imminente.

Ma come è stato condotto il bombardamento sul sito di Yavoriv? Chi pensasse che l'area è stata sorvolata da jet russi commette un errore. I razzi, infatti, sono stati lanciati dai cieli sopra Saratov, profonda Russia, distante oltre 1.500 chilometri dall'obiettivo. I bombardieri strategici Tu-160 di Mosca sono decollati dalla base Engels-2 e avrebbero lanciato una trentina di missili da crociera, alcuni dei quali sarebbero stati abbattuti dalla contraerea ucraina mentre altri sono andati a segno.

Un aereo TU-160
Un aereo TU-160

I razzi – della tipologia X-55, X-55SM e X-555 – hanno percorso una distanza considerevole perché sono dotati di motore e ali, oltre che di una grandissima manovrabilità che li rende simili a veri e propri droni. Essi, inoltre, possono volare a quote relativamente basse complicando non poco l'efficacia della difesa aerea del nemico. Come rivela la BBC, secondo lo storico Andriy Plakhonin il costo di ciascun missile da crociera russo si aggirerebbe sui 6 milioni di dollari: "La Russia ha lanciato più di 30 missili da crociera per uccidere 35 ucraini nella base militare di Yavoriv. Il costo totale dell'operazione è stato di oltre 200 milioni di dollari" .

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