Clinton in piscina, Michael Jackson e il principe Andrea sulle gambe di 5 ragazze: cosa c’è nei “nuovi” Epstein files

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha avviato la pubblicazione online della prima tranche dei cosiddetti Epstein Files, i documenti relativi alle indagini su Jeffrey Epstein, il finanziere morto suicida in carcere nel 2019 mentre era detenuto con accuse di abusi sessuali e traffico internazionale di minori. La diffusione del materiale, attesa da anni, avviene in applicazione di una legge approvata dal Congresso e firmata dal presidente Donald Trump, che imponeva la divulgazione dei documenti non classificati entro una scadenza precisa.
Nella pagina che ospita i file, il Dipartimento ha inserito un avviso in cui chiarisce di aver compiuto “tutti gli sforzi ragionevoli” per proteggere le vittime e i soggetti privati, oscurando dati personali e contenuti sensibili. Allo stesso tempo, viene ammesso che, data l’enorme mole di informazioni, il sito potrebbe comunque contenere riferimenti involontari a dati personali non pubblici o materiali di natura delicata, anche di carattere sessuale.
Cosa contengono i documenti diffusi finora
Secondo quanto comunicato dalle autorità, sono stati caricati migliaia di documenti, tra fotografie, registri, atti investigativi e materiali giudiziari. Come aveva anticipato il viceprocuratore generale Todd Blanche, il materiale pubblicato finora non rappresenta l’intero archivio in possesso del governo federale.
I file riguardano principalmente tre filoni investigativi già noti: l’indagine della polizia di Palm Beach avviata nel 2005, quella federale in Florida conclusa nel 2008 con un patteggiamento e l’inchiesta di Manhattan del 2019, interrotta dalla morte di Epstein. I documenti sono stati organizzati in una “biblioteca completa su Epstein”, suddivisa in atti giudiziari, materiali rilasciati in base alla legge del Congresso, richieste di accesso agli atti pubblici e documenti provenienti dalla commissione di sorveglianza della Camera.
Tra i file compare anche la cosiddetta Masseuse List, un elenco di 254 nomi interamente oscurati.
Gran parte del materiale risulta pesantemente censurata. Tabulati telefonici, registri di volo, verbali di interviste e testimonianze sono in larga parte anneriti. Un fascicolo di 119 pagine relativo al grand jury di New York è stato oscurato integralmente, nonostante un giudice avesse autorizzato la divulgazione.
La pubblicazione ha suscitato critiche bipartisan. Democratici e alcuni repubblicani hanno contestato il mancato rispetto dei tempi previsti dalla legge e la natura incompleta del rilascio. Il leader democratico al Senato, Chuck Schumer, ha parlato di un metodo “non trasparente”. Todd Blanche ha spiegato che il Dipartimento ha individuato oltre 1.200 vittime e che circa 200 avvocati stanno esaminando i documenti per tutelarne l’identità. Altri file, ha assicurato, saranno diffusi nelle prossime settimane.
Chi c’è nelle foto degli Epstein Files
Una parte delle immagini contenute negli Epstein Files era già emersa nelle ore precedenti alla pubblicazione ufficiale dei documenti. Già ieri erano state diffuse alcune fotografie inedite, tra cui uno scatto che ritrae Bill Gates accanto a una giovane donna dal volto oscurato, immagine che aveva immediatamente riacceso l’attenzione mediatica sulla cerchia di relazioni dell'imprenditore.
Il nuovo rilascio amplia ulteriormente il quadro. Molte fotografie ritraggono l’ex presidente Bill Clinton in contesti informali: mentre nuota in una piscina coperta, mentre è sdraiato in una vasca idromassaggio accanto a una persona dal volto censurato o seduto con una giovane che gli circonda le spalle con un braccio. In alcune immagini compare anche Ghislaine Maxwell, ex compagna di Epstein, condannata a 20 anni di carcere per traffico sessuale di minorenni. Le foto sono prive di indicazioni temporali e di contesto.

Tra le immagini più discusse figura inoltre una fotografia che mostra il principe Andrea sdraiato sulle gambe di cinque ragazze, i cui volti sono stati oscurati, mentre Maxwell appare in piedi sullo sfondo. Il principe, a lungo sotto indagine per la sua amicizia con Epstein, ha sempre negato qualsiasi illecito e ha dichiarato di non aver mai assistito o sospettato dei comportamenti criminali del finanziere.

Nei file compaiono anche numerose altre celebrità, da Michael Jackson a Mick Jagger, fino a Diana Ross, restituendo l’immagine di una rete sociale ampia e trasversale, che attraversava politica, affari e mondo dello spettacolo.

Cosa manca ancora e cosa aspettarsi
Nel complesso, il primo rilascio degli Epstein Files non contiene rivelazioni decisive sui nodi più controversi del caso. A ben vedere, i documenti mostrano piuttosto la capacità di Epstein di attrarre personaggi potenti e famosi, aggiungendo poco sul funzionamento della rete criminale o sulle eventuali responsabilità di terzi.
Il Dipartimento di Giustizia ha ammesso comunque che la pubblicazione è incompleta e che migliaia di documenti devono ancora essere diffusi. Resta da capire se i prossimi rilasci colmeranno le lacune o se finiranno per alimentare ulteriormente dubbi e accuse di opacità.