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Cina, arrestato per 9 giorni per aver inviato un meme in chat

Un uomo di Qingtongxia è stato arrestato per 9 giorni a causa di un meme inviato in una chat di amici. Nell’immagine condivisa dall’utente su WeChat si vede Doge, lo Shiba Inu delle vignette ironiche condivise online, con indosso un cappello da agente e il distintivo. L’uomo è stato interrogato per ore in una stazione di polizia prima di essere arrestato.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Arrestato a causa di un meme inviato in una chat di amici. Un uomo è stato detenuto per nove giorni in Cina dopo aver inviato tramite WeChat un meme che la polizia ha ritenuto offensivo. Secondo le prime indiscrezioni, l'arrestato avrebbe infatti lamentato nel gruppo di amici una cattiva gestione della pandemia da Covid-19 con misure di prevenzione a controllo ritenute troppo stringenti. L'immagine mostrava Doge, il meme di internet raffigurante un cane, con il cappello da poliziotto e in mano un distintivo. Un'immagine comune ampiamente utilizzata online ben prima della pandemia di Covid-19 e nei contesti più disparati.

Nella giornata di sabato, la polizia di Qingtongxia ha avviato le indagini sulla chat che contava più di 330 membri ed è risalita al mittente del messaggio con l'immagine. L'uomo è stato convocato a una stazione di polizia dove è stato interrogato per ore. Secondo quanto diffuso dagli agenti, l'autore del post avrebbe "confessato di aver insultato la polizia". Per questo motivo è stato arrestato per 9 giorni. Un provvedimento che non si era mai visto prima nel Paese per un meme. Una vera e propria punizione pensata dalla polizia per diffondere il terrore sui social. L'uomo è stato poi rilasciato nove giorni dopo l'arresto e ha potuto tornare a casa.

La polizia ha giustificato il suo operato pubblicizzando l'arresto come "un'azione necessaria per difendere la dignità e l'integrità degli agenti che ogni giorno operano per garantire una politica di tolleranza zero sui contagi". Le misure restrittive particolarmente importanti hanno provocato diversi segni di resistenza pubblica nelle ultime settimane. Due residenti sono stati arrestati a ottobre per aver tentato di uscire dal loro quartiere, completamente in quarantena. Sui social altri civili hanno iniziato a lamentarsi dei blocchi per lunghi periodi di tempo.

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