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Julian Assange e il caso Wikileaks

Chi è Julian Assange, di cosa è accusato e cosa rischia il giornalista co-fondatore di Wikileaks

Rischia 175 anni di carcere negli Stati Uniti Julian Assange, giornalista, attivista e co-fondatore di WikiLeaks che nel 2010 pubblicò alcuni documenti secretati sui crimini di guerra dell’esercito americano in Afghanistan e Iraq. Il 52enne è detenuto nel carcere di Belmarsh a Londra. L’Alta Corte di Giustizia Britannica è chiamata a decidere sull’estradizione dell’attivista negli Usa.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Julian Assange, giornalista, programmatore e cofondatore dell'organizzazione divulgativa WikiLeaks, si trova agli arresti nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh a Londra. Dal 2019 il 52enne si trova incarcerato prima per violazione dei termini di libertà su cauzione conseguente ad alcune accuse (poi archiviate) di stupro dalla Svezia e poi in relazione a una sopraggiunta richiesta di estradizione fatta dagli Usa per l'accusa di cospirazione.

Nel 2010 Assange è balzato agli onori della cronaca per aver rivelato tramite Wikileaks i crimini di guerra contenuti in alcuni documenti secretati statunitensi trasmessi dall'ex militare Chelsea Manning. Nei file vi erano riferimenti a crimini compiuti dall'esercito Usa in Afghanistan e in Iraq. Dopo le fughe di notizie, il governo americano avviò un'indagine su WikiLeaks.

Per queste rivelazioni, Assange ha ottenuto diversi premi, tra i quali il Premio Sam Adams e il Premio per il Giornalismo Marha Gellhorn. L'attivista è stato più volte proposto per il Premio Nobel per la Pace per la sua attività nell'informazione.

In queste ore, l'Alta Corte di Giustizia britannica deciderà se estradarlo o meno negli Stati Uniti, dove rischia fino a 175 anni di carcere con 18 capi di accusa a suo carico per spionaggio.

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Chi è Julian Assange, il giornalista e attivista co-fondatore di Wikileaks

Juliane Assange è un giornalista e attivista australiano, co-fondatore di Wikileaks, il portale di informazione dove il 52enne ha pubblicato nel 2010 le informazioni relative a torture, uccisioni di civili e crimini di guerra compiuti dall'esercito americano in Afghanistan e in Iraq. In seguito alla pubblicazione dei documenti secretati ricevuti da Chelsea Manning, ex militare, il governo americano ha avviato un'indagine su Wikileaks.

Assange (all'anagrafe Julian Paul Hawkins), è nato a Townsville nel luglio del 1971 da una coppia di attori di teatro. Il giornalista non è mai andato a scuola, studiando in casa insieme ai genitori attori che gli hanno fatto girare il mondo fin dalla più tenera età. Nel corso della sua vita, ha cambiato casa e città 37 volte, studiando nelle diverse biblioteche del mondo. A diciassette anni ha lasciato casa e si è sposato per la prima volta appena 18enne. Dopo aver avuto il primo figlio, si è separato dalla prima compagna. Alla fine degli anni ottanta è diventato membro di un gruppo di hacker, gli International Subversives, con lo pseudonimo di Mendax.

Nel 1991 ha subìto per la prima volta l'irruzione in casa della polizia federale australiana. Accusato di essersi infiltrato in vari calcolatori appartenenti a un'università australiana e nel sistema informatico del Dipartimento della difesa americano, è stato arrestato e poi sottoposto a 24 capi di accusa nel 1992 per reati inerenti alla pirateria informatica. In quell'occasione viene condannato, ma poi rilasciato per buona condotta dopo aver pagato 2.100 dollari australiani. Dal 2003 al 2006, ha studiato fisica e matematica all'Università di Melbourne, ma non ha mai ottenuto la laurea, neppure quando si è iscritto alla facoltà di Filosofia e Neuroscienze.

Nel 2006 è diventato uno dei promotori del sito WikiLeaks, del quale è co-fondatore e caporedattore. Sul portale ha pubblicato documenti rilasciati da fonti anonime e informazioni segrete: tra queste, anche notizie relative ai bombardamenti nello Yemen, alla corruzione nel mondo arabo, sulle esecuzioni extragiudiziarie della polizia keniota, sulla rivolta tibetana in Cina del 2008. Il sito raggiunse la massima notorietà nel 2010, quando ha fatto trapelare una serie di notizie sui crimini di guerra dell'esercito americano in Afghanistan e in Iraq.

Nel 2021 Assange ha sposato in carcere la sua compagna, Stella Morris, conosciuta durante il soggiorno nell'ambasciata ecuadoriana a Londra che gli concesse lo status di rifugiato politico nel giugno 2012. La coppia ha avuto prima del matrimonio due figli, cittadini britannici.

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L'accusa di stupro in Svezia e il caso Wikileaks

Il 28 novembre del 2010, WikiLeaks ha reso di pubblico dominio oltre 251.000 documenti diplomatici secretati statunitensi. Il giorno seguente, il procuratore generale dell'Australia, Robert McClelland, ha dichiarato alla stampa che il suo Paese era intenzionato a investigare sulle attività di Assange e del sito da lui fondato.

Per salvare il materiale, Assange ha arruolato alcune sentinelle in possesso delle chiavi d'accesso. "Un'assicurazione sulla vita di Julian" ha affermato poi un portavoce del giornalista in un'intervista del 2010. Per le sue rivelazioni sui crimini di guerra, Assange ha ottenuto diversi premi, tra i quali il Premio Sam Adams e il Premio per il Giornalismo Marha Gellhorn. L'attivista è stato ripetutamente proposto per il Premio Nobel per la Pace per la sua attività nell'informazione.

Nel 2010 il giornalista australiano è stato chiamato a difendersi dalle accuse di reati sessuali e poi di spionaggio. Nello stesso anno si è presentato spontaneamente negli uffici di Scotland Yard dopo l'emissione di mandato di cattura europeo. Nel 2012, mentre si trovava nel Regno Unito, di fronte alla richiesta di estradizione da parte della Svezia in seguito alle denunce di due donne che sostenevano di aver chiesto al giornalista di sottoporsi a dei controlli sanitari dopo aver avuto dei rapporti non protetti con loro, Assange ha ricevuto lo status di rifugiato politico da parte dell'Ecuador che a lungo lo ha ospitato nella propria ambasciata a Londra. 

La richiesta della Svezia sarebbe stata finalizzata a estradarlo in realtà negli Stati Uniti, dove lo attende un processo per spionaggio che negli Usa può costare l'ergastolo o la pena di morte.

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Di cosa è accusato e perché si trova in carcere a Londra

Dopo essere diventato famoso in tutto il mondo grazie a WikiLeaks, le accuse dalla Svezia poi archiviate e quelle dagli Stati Uniti, Assange è diventato rifugiato politico nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra. L'ambasciata ha evitato quindi l'estradizione in Svezia fino al 2019, quando è stato arrestato e portato via dalla polizia metropolitana di Londra. Ancora oggi, il giornalista è detenuto nella prigione di Belmarsh, carcere di massima sicurezza.

L'attivista resta in attesa di conoscere la sentenza relativa all'estradizione negli Usa, dove pendono su di lui 18 capi di accusa relativi alla pubblicazione dei documenti classificati forniti dall'ex analista dell'intelligence dell'esercito americano. Se estradato negli Stati Uniti, rischia fino a 175 anni di carcere per spionaggio.

Il fondatore di Wikileaks presente ad Occupy London

Cosa rischia Julian Assange

Se estradato negli Usa, Assange rischia 175 anni di prigione e si teme anche per le sue condizioni in carcere. Sul suo caso sarà l'Alta Corte di Giustizia britannica a decidere: i suoi legali hanno presentato un'istanza d'appello per scongiurare la sua estradizione. Se l'appello dovesse essere respinto, Assange potrebbe essere estradato immediatamente e per lui resterebbe solo il ricorso alla Corte dei Diritti dell'Uomo. A occuparsi della sua difesa, tra gli altri, l'avvocata e moglie del giornalista Stella Morris.

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