video suggerito
video suggerito

Charlie Hebdo nella bufera per le vignette su Aylan, il piccolo migrante morto

“I cristiani camminano sull’acqua, i bimbi musulmani annegano”. Così recita la didascalia ad una delle vignette pubblicate dal noto settimanale nel numero dedicato ai rifugiati. E il web si è indignato. A gennaio l’attentato jihadista nella redazione parigina del giornale era costato la vita a 12 persone.
A cura di Biagio Chiariello
1.353 CONDIVISIONI
Immagine

Charlie Hebdo torna al centro delle cronache. Stavolta però il settimanale francese, divenuto simbolo e martire della libertà d'informazione dopo l’attentato jihadista dello scorso gennaio, è oggetto di pesanti critiche da parte dell'opinione pubblica: al centro della discussione alcune vignette sulla tragedia dei migranti, in occasione del numero dedicato questa settimana alla risposta europea alla crisi dei rifugiati in Europa. La prima pagina di Charlie Hebdo ritrae Aylan Kurdi, il bambino siriano annegato in mare e rinvenuto privo di vita sulla spiaggia di Bodrum, in Turchia. A scatenare la bufera online è un disegno con un cartello pubblicitario che riporta la scritta “Due menù-bambino al prezzo di uno”. E accanto al clown di McDonald’s il cadavere del piccolo.

Immagine

Ma non è tutto. All’interno un’altra vignetta con la didascalia: “i cristiani camminano sull’acqua, i bambini musulmani annegano”. La vignetta è composta dallo scritto “La prova che l’Europa è cristiana”, e vicino si vede un sorta di Cristo che cammina sulle acque e accanto un bimbo con i pantaloncini corti a faccia in giù nell’acqua. La caricatura è firmata da Riss, l'attuale responsabile del giornale dopo l’uccisione lo scorso gennaio del direttore Charb e di vari vignettisti, tra i quali Cabu. Ma come sottolinea un altro disegnatore, Chaunu, "molti utenti commentano senza alcuna analisi dell'immagine". Lui che qualche giorno fa aveva fa pubblicato sul suo account Facebook una vignetta che ritraeva Aylan sulla spiaggia con uno zaino sulle spalle e la didascalia "è il rientro". Il vignettista francese afferma di essere stato persino minacciato di morte. Chaunu spiega al sito 20 Minutes: "Questo bambino non potrà mai andare a scuola. Era solo un tributo".

1.353 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views