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Cedimento del motore e crepe strutturali: cosa sappiamo sul disastro aereo a Louisville, in Kentucky

Un cedimento al motore e possibili crepe strutturali alla base della tragedia dell’L’MD-11 cargo UPS avvenuta a Louisville lo scorso 4 novembre: le indagini tecniche ricostruiscono le cause del disastro.
A cura di Biagio Chiariello
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L‘incidente dell’MD-11 cargo di UPS precipitato il 4 novembre a Louisville, in Kentucky, ha provocato la morte di 14 persone: i tre piloti a bordo e undici persone a terra, travolte dalla fusoliera carica di pacchi e carburante che, all’impatto, si è trasformata in una gigantesca palla di fuoco. Il rapporto preliminare del National Transportation Safety Board offre un primo quadro tecnico della tragedia, indicando un cedimento strutturale critico del motore sinistro come probabile causa iniziale dell’incidente.

Le immagini analizzate dagli investigatori – fotogrammi di un video interno UPS – mostrano l’MD-11 mentre inizia la corsa di decollo e, pochi istanti dopo, il motore 1 staccarsi bruscamente dall’ala. Il pilone che collegava il propulsore alla struttura è stato ritrovato ancora fissato al motore, segno che a cedere non è stato l’aggancio del pilone stesso, ma un componente dell’ala. Gli investigatori hanno infatti individuato crepe e fratture nel supporto motore dell’ala sinistra, interpretate come lesioni già presenti e poi evolute fino alla rottura completa. Una sequenza di sei fotografie mostra il distacco progressivo del propulsore, il divampare delle fiamme e l’ala avvolta dal fuoco mentre l’aereo riesce a staccarsi dal suolo per soli 9,1 metri, prima di precipitare.

Il NTSB ha richiamato un precedente significativo: il disastro del DC-10 di American Airlines del 1979, quando il motore sinistro e parte dell’ala si separarono durante il decollo dall’aeroporto di Chicago. Anche nell’incidente di Louisville il motore è stato trovato accanto alla pista, alimentando il confronto tra i due casi.

L’MD-11 UPS, con 34 anni di servizio, era reduce da interventi di manutenzione effettuati in Texas poche settimane prima, mentre l’ultima ispezione completa del supporto motore risaliva al 2021. Il velivolo non era ancora rientrato nel ciclo di controlli approfonditi previsti per le strutture che presentano segni di fatica. Gli investigatori stanno ora verificando se le crepe presenti potessero essere individuate nelle ispezioni precedenti e se esista un legame con i lavori recenti.

Esperti interpellati dall’Associated Press hanno spiegato che le crepe da fatica sono un fenomeno frequente nei velivoli più anziani: componenti metallici come i supporti motore, sottoposti a vibrazioni costanti a ogni volo, tendono fisiologicamente a deteriorarsi nel tempo. L’ingegnere aeronautico John Cox ha sottolineato che la questione cruciale riguarda la frequenza delle ispezioni e il tipo di manutenzione necessario per prevenire cedimenti improvvisi. Un altro elemento rilevante emerge dal registratore vocale di cabina, che ha captato un allarme circa 37 secondi dopo la richiesta di spinta al decollo, segnale compatibile con un’anomalia strutturale già in atto.

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In via cautelativa, UPS, FedEx e Western Global hanno messo a terra l’intera flotta di MD-11, insieme ad alcuni DC-10 con elementi strutturali simili, in attesa delle ispezioni richieste dalla Federal Aviation Administration. La FAA non ha ancora definito quali interventi saranno necessari prima del ritorno in servizio degli aeromobili.

Bill Moore, presidente di UPS Airlines, ha dichiarato che l’azienda sta collaborando pienamente con gli investigatori per determinare l’origine del cedimento e definire un nuovo piano di controllo delle parti critiche. Le indagini proseguono ora verso la stesura del rapporto finale, che dovrà stabilire se il disastro sia stato causato da una falla nei protocolli di ispezione, da errori manutentivi o da un improvviso collasso strutturale impossibile da prevedere.

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