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California, dal 2027 i defunti potranno essere trasformati in concime

In California è stata approvata la nuova pratica funeraria di “Riduzione organica naturale” (NOR), già in vigore in altri quattro Stati negli Usa. Il rito produrrebbe meno emissioni rispetto alla cremazione.
A cura di Lorenzo Bonuomo
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Un feretro adatto al "compostaggio umano" Fonte: LaPresse
Un feretro adatto al "compostaggio umano" Fonte: LaPresse

Un vero "ritorno alla terra", nel senso letterale della parola. Questo è quanto prevede il nuovo disegno di legge sulle sepolture funerarie approvato dal governo della California lo scorso 19 settembre.

In base al provvedimento firmato dal governatore Gavin Newsom, a partire dal 2027 ci sarà una nuova opzione a disposizione dei cittadini per le pratiche funerarie: si tratta del "compostaggio umano" o "riduzione organica naturale"(NOR).

Una soluzione più ecologica che si affiancherà alla sepoltura classica in bara di legno e alla cremazione.

"Con il cambiamento climatico e l'innalzamento del livello del mare come minacce reali per il nostro ambiente, questo è un metodo alternativo di smaltimento finale che non contribuirà alle emissioni nella nostra atmosfera", aveva affermato lo scorso giugno Cristina Garcia, il membro della Camera dei deputati della California che ha avanzato la proposta di legge 351, per consentire lo smaltimento dei resti umani direttamente nel suolo.

La California è il quinto Stato americano a legalizzare il compostaggio umano, dopo Washington, Colorado, Vermont e Oregon. "La domanda di queste pratiche funerarie è cresciuta negli ultimi anni", ha dichiarato Micah Truman, fondatore e CEO di Return Home, un'impresa di pompe funebri nell'area di Seattle specializzata proprio nel compostaggio umano.

"Non è facile pensare alle scelte dopo la morte. La riduzione organica naturale è una pratica sicura sostenibile. Questo processo fornisce ai californiani un'opzione che offre risparmi significativi nelle emissioni di carbonio e nell'utilizzo del suolo rispetto alla sepoltura o alla cremazione convenzionali", ha detto invece Katrina Spade, CEO e fondatrice di Recompose, la società di cure post-mortem che ha ideato la NOR.

Micah Truman con un terriccio di compostaggio umano Fonte: LaPresse
Micah Truman con un terriccio di compostaggio umano Fonte: LaPresse

Riduzione organica naturale: processo e benefit ambientali

Il processo prevede di collocare il defunto in un feretro lungo circa due metri e mezzo, rivestito in legno e riempito con dei materiali biodegradabili come trucioli di legno, paglia, erbe mediche e fiori. Dopo un periodo compreso tra i 30 e i 60 giorni, il corpo si decompone naturalmente in un terriccio organico, che può essere restituito ai parenti o donato a terreni agricoli di conservazione.

"Se ogni residente della California scegliesse la riduzione naturale come rito funerario, risparmieremmo quasi 2,5 milioni di tonnellate di CO2 in soli 10 anni, equivalente all'energia necessaria per alimentare 225mila case per un anno", si legge sempre nel comunicato diffuso da Garcia in merito al disegno di legge.

A differenza della cremazione, la pratica più richiesta negli ultimi anni negli Usa, la NOR consente di evitare la combustione di fossili e l'emissione di monossido di carbonio nell'atmosfera. Secondo quanto riportato di recente da National Geographic, le cremazioni nei soli Stati Uniti emettono circa 360mila tonnellate di anidride carbonica all'anno.

Il compostaggio umano, inoltre, non sarebbe una pratica economicamente più costosa per le famiglie californiane. Come riporta il The Guardian, il suo costo si aggira tra i 5mila e i 7mila dollari. Il costo medio per i riti funebri tradizionali in California è di 7.225 dollari per le sepolture di base e 6.028 dollari per la cremazione.

Fonte: LaPresse
Fonte: LaPresse

La reazione della Chiesa cattolica

"La NOR utilizza essenzialmente lo stesso processo di un sistema di compostaggio per il giardinaggio domestico – ha affermato la direttrice esecutiva della Conferenza cattolica della California, Kathleen Domingo – Questi metodi di smaltimento sono stati utilizzati per ridurre le possibilità che le carcasse di animali morti potessero trasmettere malattie".

La stessa rappresentante del mondo cattolico ha espresso anche alcune preoccupazioni in merito alla possibile dispersione dei composti organici ottenuti tramite la decomposizione dei defunti. In proposito, Domingo ha affermato che lo spargimento dei resti in luoghi pubblici potrebbe trasformare alcuni terreni in "gigantesche fosse comuni" all'insaputa dei passanti, che rischierebbero quindi di calpestare i resti.

"L'uso di questi stessi metodi per la ‘trasformazione' dei resti umani può creare uno sfortunato allontanamento spirituale, emotivo e psicologico dal defunto – ha aggiunto sempre Domingo – il corpo umano non è un semplice prodotto usa e getta".

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