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Caldo, ondata negli USA senza precedenti: quasi 200 morti

116 decessi in Oregon e 78 nello stato di Washington, una zona degli Stati Uniti normalmente temperata a livello climatico. I dati arrivano nei giorni in cui il World Weather Attribution pubblica uno studio che dimostra come l’ondata di caldo anomalo che ha colpito gli Usa nord-occidentali e il Canada dipende dall’uomo.
A cura di Biagio Chiariello
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Il bilancio delle vittime dell'ondata di caldo record che ha colpito il nord-ovest degli Stati Uniti la scorsa settimana è salito a quasi 200, con le autorità sanitarie che hanno confermato 116 decessi in Oregon e 78 nello stato di Washington. I dati nello stato di Washington sono particolarmente sorprendenti dato il contesto storico: ci sono stati sette morti legati al caldo a tra la metà di giugno e la fine di agosto del 2020. Tra il 2015 e il 2020, lo stato del nord-ovest ha visto ‘solo' 39 decessi tra la tarda primavera e nei mesi estivi.

"Questo enorme aumento della mortalità dovuto al caldo è tragico ed è qualcosa che molte persone pensavano di non vedere mai nel nord-ovest del Pacifico con il suo clima per lo più moderato", ha detto in un comunicato Scott Lindquist, funzionario sanitario dello stato di Washington. "Ma i climi stanno cambiando e ne vediamo le prove con eventi meteorologici drammatici, gravi inondazioni, incendi boschivi e altro ancora".

In Oregon, la maggior parte dei decessi è avvenuta nella contea di Multnomah a Portland; molti di coloro che hanno perso la vita non avevano l'aria condizionata o ventilatori in casa. La vittima più giovane aveva 37 anni e la più anziana 97, secondo l'Associated Press. Martedì, il governatore dell'Oregon, Kate Brown, ha avviato un indagine per capire come lo stato può migliorare la gestione delle emergenze dovute al caldo. Brown ha anche emanato un'ordinanza per l' emergenza per proteggere i lavoratori dal caldo, in seguito alla morte del 26 giugno di un bracciate agricolo nelle zone rurali dell'Oregon.

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La cupola di calore

C'è una ‘cupola termica‘ di alta pressione che intrappola il caldo e che si estende dai territori artici lungo la West coast americana, dal Canada Occidentale sino alla California, dove la prolungata siccità aumenta il rischio di incendi forestali devastanti. Si pensa che l'ondata di caldo abbia ucciso fino a 500 persone nella Columbia Britannica. Le temperature hanno battuto i record precedenti in molti comuni; in alcune aree, hanno superato i 46°.

La colpa è dell'uomo

I nuovi dati sul caldo anomalo che ha investito gli Stati Uniti nord-occidentali e il Canada arrivano a margine di uno studio del World Weather Attribution: l'ondata di calore sarebbe stata "impossibile" senza il cambiamento climatico causato dall’uomo. È l’allarmante risultato dell'analisi realizzata da un team di 27 scienziati provenienti da tutto il mondo. E la situazione è persino destinata a peggiorare senza un intervento che inverta drasticamente la tendenza. "Le temperature osservate sono così estreme da trovarsi molto al di fuori della gamma delle temperature osservate storicamente" dicono gli studiosi. Per decifrare il ruolo del cambiamento climatico, sono stati analizzati i dati delle mutazioni termiche e le hanno inserite in 21 modelli realizzati al computer, eseguendo varie simulazioni. I ricercatori hanno notato che a fare la differenza fra il nostro mondo e uno in salute sono proprio i gas serra derivati dalla combustione di carbone, petrolio e gas naturali.

"Questo studio conferma che il cambiamento climatico sta uccidendo le persone",ha ribadito Kristie Ebi, professoressa al Center for Health and the Global Environment dell’Università di Washington. "Il calore è il killer numero 1 degli americani legato al clima. Anche pochi gradi fanno la differenza".

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