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Bullizzato a scuola, il piccolo Quaden rinuncia a mezzo milione e Disneyland: “In beneficenza”

Il grande gesto di generosità del piccolo Quaden, il bimbo australiano di 9 anni vittima di bullismo a scuola per il suo nanismo la cui storia ha fatto il giro del mondo colpendo e scuotendo l’opinione pubblica. “Quei soldi dateli in beneficenza a chi combatte contro il bullismo” hanno spiegato il bimbo e la mamma dopo aver saputo di una raccolta fondi a suo nome.
A cura di Antonio Palma
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Rinunciare a mezzo milione di dollari raccolti per lui chiedendo di donarli invece in beneficenza a chi ne ha più bisogno. È il grande gesto di generosità del piccolo Quaden, il bimbo australiano di 9 anni vittima di bullismo a scuola per il suo nanismo la cui storia ha fatto il giro del mondo colpendo e scuotendo l’opinione pubblica. “Quei soldi dateli in beneficenza a chi ne ha bisogno” hanno replicato infatti Quaden e la sua famiglia dopo essere venuti a conoscenza della raccolta fondi a suo nome. Dopo la diffusione del video in cui in lacrime chiedeva di morire per le angherie subite a scuola, la sua storia ha colpito e scosso l’opinione pubblica tanto che qualcuno aveva deciso di lanciare per lui una campagna di raccolta fondi che è arrivata alla astronomica cifra di quasi 500mila dollari.

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La raccolta fondi, avviata dal comico statunitense Brad Williams, aveva come scopo principale quello di organizzare un viaggio del piccolo a Disneyland. “Mandiamo un bambino meraviglioso a Disneyland" recitava infatti l’invito a cui hanno risposto in poco tempo più di 20mila persone provenienti da tutto il mondo arrivando alla cifra di oltre 700mila dollari australiani, circa mezzo milione di dollari statunitensi. Una cifra che però il piccolo e la madre hanno rifiutato dicendo che avrebbero preferito che i soldi fossero dati in beneficenza per aiutare a combattere il bullismo nelle scuole e tra i più piccoli.

“Quale bambino non vorrebbe andare a Disneyland, soprattutto se hai vissuto la vita di Quaden ma la madre gli ha fatto capire che per mettere fine a quanto subito era molto più utile donarli a enti e associazioni che combattono il bullismo e il pericolo di suicidio tra i giovanissimi" ha spiegato una zia. "Vogliamo che il denaro vada alle organizzazioni della comunità che ne hanno davvero bisogno. Sanno per cosa dovrebbero essere spesi quei soldi. Per quanto desideriamo andare a Disneyland, penso che la nostra comunità ne trarrebbe molto beneficio" ha spiegato la madre di Quaden.

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