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Brexit, il Regno Unito non rinnova la partecipazione al programma Erasmus

Il Parlamento britannico ha bocciato un emendamento che chiedeva al Regno Unito di continuare a partecipare al programma Erasmus+ alle stesse condizioni degli ultimi anni anche dopo la Brexit: la proposta è stata bocciata da tutti i deputati conservatori, che invece chiedono di rinnovare le condizioni dopo un negoziato con l’UE.
A cura di Davide Falcioni
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Il Parlamento britannico ha bocciato un emendamento che chiedeva al Regno Unito di continuare a partecipare al programma Erasmus+ alle stesse condizioni degli ultimi anni anche dopo la Brexit: la proposta è stata bocciata da tutti i deputati conservatori e chiedeva esplicitamente al primo ministro Boris Johnson di proseguire il programma che, tra le altre cose, ha consentito a decine di migliaia di studenti britannici di studiare nell'UE e agli studenti europei di recarsi in Gran Bretagna. In altre parole: la prosecuzione del programma Erasmus dopo la Brexit non rientra tra gli obiettivi del governo britannico.

La notizia è stata accolta con rabbia e incredulità soprattutto dai giovani inglesi che, negli ultimi anni, hanno potuto recarsi all'estero ed approfondire il loro percorso formativo in un altro paese membro dell'Unione Europea. Veementi sono però state anche le reazioni di molti politici, in primis l'europarlamentare Lib Dem Layla Moran, che ha presentato l'emendamento sull'Erasmus spiegando che "per gli studenti, i giovani, coloro che sono in formazione e il personale che lavora nel settore dell'istruzione, il sistema Erasmus è stato incredibilmente importante”. La deputata ha aggiunto: "Ricordiamo la funzione di questo programma: permettere ai nostri giovani di andare all'estero, imparare nuove lingue, conoscere nuove persone e costruire rapporti internazionali. Le persone che nella loro vita hanno partecipato a un Erasmus hanno più probabilità si trovare un lavoro e rappresentano una risorsa per la nostra economia".

Non sono dello stesso avviso i deputati conservatori. James Duddridge, ministro della Brexit, ha comunque chiarito che il Regno Unito continuerà a partecipare pienamente al programma Erasmus+, ma solo durante il periodo di transizione e che il governo rimane è disponibile a lavorare su programmi di scambio europei, e non solo, nell'ambito dell'istruzione: "Crediamo anche noi, come la collega Layla Moran, nel valore degli scambi internazionali, non solo europei, e intendiamo lavorare per estendere questo concetto". Quello al programma Erasmus potrebbe quindi non essere un addio: il governo britannico infatti avvierà una nuova fase di negoziati con l'Unione Europea. "Le condizioni della partecipazione del Regno Unito al programma Erasmus+ saranno oggetto di discussione nei negoziati che svolgeremo", ha affermato Duddridge.

Che le conseguenze sulla Brexit avrebbero riguardato anche il programma Erasmus+ era scontato. Lo stesso sito dell'Unione Europea su questo argomento afferma da tempo: "A prescindere dall'esito dei negoziati in corso tra l'UE e il Regno Unito, la Brexit dovrebbe comportare notevoli cambiamenti per il programma Erasmus+". Cambiamenti che si concretizzeranno nei prossimi mesi. Al momento gli scambi Erasmus tra UE e Regno Unito devono attenersi a un apposto regolamento. Le condizioni future, invece, saranno oggetto di discussione nei negoziati.

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