394 CONDIVISIONI
Covid 19

Boris Johnson: “Presto per allentare il lockdown, alcune misure saranno ancor più rigide”

Il primo ministro britannico Boris Johnson: “So che è difficile voglio far muovere l’economia il più velocemente possibile ma mi rifiuto di buttare via il sacrificio del popolo britannico e rischiare un secondo picco”. Nelle prossime settimane il capo del governo illustrerà le strategie future e non è escluso che alcune regole saranno ancor più stringenti.
A cura di Davide Falcioni
394 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Il Regno Unito non allenterà le misure di lockdown decise a marzo, o almeno non lo farà ancora; al contrario, alcune regole diventeranno ancora più severe. A dichiararlo due sere fa il primo ministro Boris Johnson intervenuto a Downing Street dopo il ricovero e la lunga convalescenza per il Covid-19. Proprio lui, il politico che in un primo momento aveva annunciato ai cittadini che avrebbe puntato sull'immunità di gregge, dopo aver contratto la malattia ed essere stato a lungo ricoverato, anche in gravi condizioni, dopo la guarigione è apparso decisamente più cauto rispetto alla possibilità di un imminente ritorno alla normalità. Nonostante i progressi fatti nelle ultime settimane il Regno Unito non è ancora fuori pericolo: “So che è difficile – ha spiegato Johnson – voglio far muovere l’economia il più velocemente possibile ma mi rifiuto di buttare via il sacrificio del popolo britannico e rischiare un secondo picco”. L'arrivo di una seconda ondata, aggiunge, sarebbe “un disastro economico“.

Dopo la convalescenza trascorsa nella residenza di Chequers, fuori Londra, il premier britannico è tornato al numero 10 di Downing Street ed ha fatto il punto della situazione.”È vero che questa è la più grande sfida singola che questo paese ha dovuto affrontare dopo la guerra”, ha ammesso. Il coronavirus “è un aggressore inatteso e invisibile nel suo assalto fisico, come posso dirvi per esperienza personale“. Il primo ministro, infatti, dopo essere risultato positivo a fine marzo era stato ricoverato in terapia intensiva per tre giorni, prima di essere trasferito in un reparto di degenza, da dove è stato dimesso solo il 12 aprile. Da quel momento è iniziata una lunga convalescenza durata fino a domenica scorsa.

394 CONDIVISIONI
32800 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views