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Covid 19

Boom di tamponi e blocco dei servizi: così la Germania sta sconfiggendo il Coronavirus

In Germania l’emergenza Coronavirus è sotto controllo. Lo ha annunciato il ministro della Sanità, Jens Spahn, aggiungendo che il tasso di riproduzione del virus, il famoso R con 0, è calato da 1 a 0,7 in pochi giorni. Boom di tamponi, vicini quasi ai due milioni, e del coordinamento tra governo centrale quelli federali che ha permesso di calendarizzare a partire dal prossimo lunedì 20 aprile una riapertura graduale del Paese.
A cura di Ida Artiaco
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Si è parlato a lungo del modello virtuoso della Nuova Zelanda, che nel giro di due settimane ha schiacciato la curva dei contagi da Coronavirus. Ma, senza andare così lontano, lo stesso può dirsi per un paese europeo che, dopo poco più di quindici giorni di lockdown, è riuscito a tenere sotto controllo l'epidemia e che è ormai pronto a riaprire la maggior parte delle attività e dei servizi, scuola compresa, con la consapevolezza che con il nuovo Coronavirus bisognerà imparare a convivere almeno fino a quando non si avrà un vaccino. Si tratta della Germania dove, come ha annunciato il ministro della Salute, Jens Spahn, il tasso di riproduzione del virus, il famoso R con 0, cioè il numero di persone che ogni infettato contagia, è calato da 1 a 0,7 in pochi giorni. Numeri, questi, confermati anche dal direttore del Robert Koch Institut, Lothar Wieler, che ha definito "molto buoni" i risultati parziali della strategia messa in atto dal governo guidato da Angela Merkel.

Così, mentre Italia, Spagna, Francia e Regno Unito sono ancora nel pieno dell'emergenza Covid-19, in Germania, anche se il numero dei contagi continua a salire arrivando a quota 133.830, con 3.868 decessi, il fatto che il tasso di trasmissibilità sia così basso ha aperto la strada alla prossima, imminente riapertura del Paese. Tra le altre buone notizie c'è quella che riguarda il numero dei guariti, che ad oggi ha superato quello dei casi attivi. Spahn ha attribuito questi risultati all’alto numero di test effettuati, che finora sono stati 1,7 milioni, molti di più rispetto agli altri paesi europei, condotti anche sui coloro che presentano pochi sintomi, e proseguono al ritmo di circa 400mila a settimana con l’obiettivo di portarli fino a 700mila.

Risultati confortanti che secondo gli esperti sono dovuti al coordinamento efficace tra governo centrale e quelli federali e che hanno dato il via libera alla stesura di un calendario di riaperture che partirà dal prossimo lunedì 20 aprile, anche se molto lentamente: si comincia con gli esercizi commerciali con una superficie inferiore a 800 metri quadrati e, a prescindere dalla loro ampiezza, tutti i concessionari d’auto, i negozi di biciclette e le librerie, sempre garantendo la distanza minima tra i clienti per evitare il rischio di ulteriori contagi. Anche le scuole riapriranno a partire dal 4 maggio, iniziando dalle ultime classi. Rimarranno invece ancora chiuse le prime classi delle elementari, mentre gli asili nido rimangono aperti ma solo per i figli delle persone che fanno un lavoro "rilevante per il sistema", cioè medici, paramedici, dipendenti di supermercati. Infine, sempre dal 4 maggio, giorno in cui è previsto l'allentamento delle misure di contenimento anche in Italia, riapriranno persino i parrucchieri.

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