Bimba di 6 anni morta nell’incendio della sua casa a Leicester: “Il rogo partito da una sigaretta elettronica”

Un anno fa, il 10 settembre 2024, una bimba di 6 anni morì in un incendio divampato al terzo piano della sua casa di Leicester, nel Regno Unito. Il rogo sarebbe stato provocato accidentalmente da una sigaretta elettronica sotto carica. A queste conclusioni è arrivato il medico legale incaricato di svolgere l'esame autoptico sul corpo della piccola.
Dalle indagini sarebbe inoltre emerso che il dispositivo era stato lasciato in carica vicino alla testiera del letto nella stanza che la bambina condivideva con un fratello maggiore. Durante l'udienza tenutasi oggi, martedì 7 ottobre, il medico legale Ivan Cartwright ha concluso che la morte della bimba è stata un incidente.
La notte dell'incendio la piccola si trovava in casa insieme ad altri 10 bambini e tre adulti. Tutti erano riusciti a mettersi in salvo, tranne la bimba che dormiva in una stanza ricavata da una soffitta. La madre aveva tentato di aprire la porta ma senza successo; il compagno e il figlio erano riusciti a sfondarla ma il fumo e le fiamme avevano impedito loro di entrare.
Durante le indagini era emerso che i rilevatori di fumo della casa erano stati rimossi mesi prima dell'incendio e che alcuni lucernari della stanza erano stati inchiodati per impedire ai bambini di salire sul tetto.
I Vigili del fuoco erano intervenuti sul posto e avevano raggiunto la stanza della piccola, ma non era stato possibile salvarla. Era stata dichiarata morta circa 20 minuti dopo lo scoppio dell'incendio. Il medico legale ha spiegato la causa del decesso, dovuto all'inalazione dei prodotti della combustione.
Lunedì 6 ottobre, durante un'altra udienza, l'ufficiale dei Vigili del fuoco Dean Thornton aveva spiegato che nella stanza erano state trovate otto sigarette elettroniche e che una di queste è stata identificata come la fonte dell'incendio.
Subito dopo l'incendio era stata arrestata una ragazza di 14 anni. La polizia ha fatto sapere che, viste le nuove risultanze, non dovrà affrontare ulteriori provvedimenti. Le forze dell'ordine hanno anche tentato di scoprire l'origine della sigaretta elettronica, ma le indagini non sono riuscite a stabilirne la provenienza.