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Austria, crollo contagi col lockdown. E ora il Paese apre solo a vaccinati, guariti o con terza dose

Da oggi lunedì 20 dicembre l’Austria apre soltanto a coloro che hanno conseguito la terza dose, guariti o vaccinati con due dosi. Nuove regole per bloccare la variante Omicron.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Da oggi lunedì 20 dicembre in Austria è consentito l'ingresso nel Paese solo alle persone vaccinate, a coloro che hanno ricevuto la terza dose del vaccino anti Covid-19 e a chi è guarito dal virus. L'Austria baserà i suoi ingressi nel Paese sulla regola delle "2-G Plus", ovvero essere vaccinati o guariti negli ultimi sei mesi con l'aggiunta di un tampone molecolare negativo o in alternativa con la terza dose. Le nuove misure varate da Vienna sono finalizzate a contenere l'aumento dei contagi dovuto alla variante Omicron del Coronavirus. 

Le misure non riguardano le donne in gravidanza e le persone che non possono essere vaccinate per motivi sanitari. Queste ultime dovranno presentare un certificato medico a dimostrazione. L'ingresso da paesi con un'incidenza bassa è possibile senza quarantena con un certificato di vaccinazione, guarigione o tampone. Il requisito richiesto dall'Austria è che negli ultimi 10 giorni prima della partenza si sia soggiornato esclusivamente in uno dei Paesi indicati come "sicuri". Nella lista figura anche l'Italia.

Per coloro che sono in transito invece non è richiesta documentazione se non quella attestante la natura del viaggio. Fermare nel Paese per una persona diretta altrove è consentito infatti solo in caso di urgenza, come il rifornimento o andare in bagno. Negli altri casi, invece, i passeggeri in transito potranno solo cambiare mezzo o fare scalo. I soggiorni di un solo giorno senza pernottamento o di poche ore non sono però considerati come transito: chiunque abbia come destinazione finale l'Austria deve presentare le certificazioni richieste dalle nuove normative.

Anche i bimbi dai 12 anni in su hanno bisogno di presentare un test molecolare non più vecchio di 72 ore, un attestato di vaccinazione o di guarigione in sei mesi. La vaccinazione completa è valida per 270 giorni dalla data dell'inoculazione finale. Nel caso del vaccino monodose, la validità è di 270 giorni a partire dal 22esimo giorno dopo l'inoculazione. Dal 3 gennaio del 2022 una sola dose di Johnson e Johnson richiederà invece un richiamo (2° inoculazione). Il certificato di guarigione dal Covid-19 invece è valido per 180 giorni dalla data dell'ultimo tampone negativo. Per i pendolari valgono le stesse regole per l'ingresso nel Paese: attestato di vaccinazione con due dosi, terza dose, attestato di guarigione o tampone molecolare non più vecchio di 72 ore.

Nel frattempo, dopo 3 settimane di lockdown concluso il 13 dicembre scorso, i contagi sono decisamente calati nel Paese. Il 25 novembre il picco massimo era stato di 15.365 nuovi contagi. Il dato di ieri 19 dicembre invece attestava 2.242 nuovi casi di Covid. Nel Paese il lockdown generale è terminato il 13 dicembre in favore di misure più restrittive solo per i non vaccinati. Secondo il cancelliere Karl Nehammer infatti, il lockdown generale non incentivava le persone a vaccinarsi. L'obiettivo finale era quello di indurre la popolazione a conseguire il vaccino anti-Covid per giovare sul lungo periodo di un calo dei contagi e dei ricoveri.

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