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Australia, 16enne “radicalizzato” attacca tre poliziotti con un coltello e viene ucciso

Un adolescente è stato ucciso dalla polizia dopo aver ferito una persona con un coltello. È accaduto a Willetton, un sobborgo di Perth. Il giovane ha agito da solo.
A cura di Davide Falcioni
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Un ragazzo di 16 anni definito "radicalizzato" è stato ucciso dalla polizia dopo aver ferito una persona con un coltello. È accaduto a Willetton, un sobborgo di Perth, e stando a quanto riferito dal premier dell'Australia occidentale, Roger Cook, l'adolescente si sarebbe "precipitato" contro le forze dell'ordine che di conseguenza l'hanno colpito a morte. Il ragazzo, da quanto emerso dalle indagini, si era radicalizzato online ed avrebbe agito da solo.

Il commissario di polizia Col Blanch ha affermato che l'incidente "ha certamente tutte le caratteristiche" di un attacco terroristico, che che ulteriori indagini sono ancora necessarie e quindi ogni conclusione sarebbe prematura "in questa fase". Blanch ha confermato che non ci sono sospetti sul coinvolgimento di una rete più ampia di complici.

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Stando a quanto accertato finora nella serata di sabato la polizia di Willetton ha ricevuto una telefonata in cui una persona riferiva che avrebbe di lì a poco commesso degli atti di violenza, per poi riattaccare senza fornire ulteriori dettagli come il suo nome e la sua posizione. Pochi minuti dopo alla polizia è giunta un'altra chiamata in cui veniva raccontato che un soggetto stava correndo in un parcheggio con un grosso coltello da cucina in mano. Nel giro di pochi minuti sul posto si sono recati tre agenti, che sono stati subito aggrediti da un adolescente. Due di loro hanno estratto le pistole taser, mentre un terzo l'arma da fuoco. Quando gli è stato ordinato di lasciare il coltello il 16enne si è scagliato verso i tre pubblici ufficiali. Sono stati scoccati dei dardi con le pistole elettriche ma il terzo agente ha fatto fuoco ferendo gravemente il giovane, che è morto durante il trasporto in ospedale.

L’adolescente era presumibilmente noto alla polizia ed era stato coinvolto in un programma di lotta all’estremismo violento (CVE) dal 2022, quando aveva 13 anni. Il programma fornisce il sostegno di psicologi, del dipartimento dell’istruzione e, ove opportuno, di leader religiosi. Il ragazzo tuttavia si è radicalizzato ed ha cercato di compiere l'attentato.

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