Attentato Manchester, c’è la svolta: arrestato un 19enne all’aeroporto di Liverpool

Potrebbe esserci una svolta nel caso dell’attentato della Manchester Arena. Un 19enne è stato arrestato oggi al John Lennon Airport di Liverpool dagli uomini dell’anti-terrorismo che indagano sull'attacco suicida che ha ucciso 22 persone che stavano assistendo al concerto di Ariana Grande lo scorso 22 maggio. Il fermo arriva a 24 ore dalle dichiarazioni della polizia secondo cui l’attentatore Salman Abedi non avrebbe programmato l'attacco da solo. “Un uomo è stato arrestato in relazione alle indagine sui fatti della Manchester Arena” si è limitato a riferire un portavoce della polizia alla stampa inglese. “Un uomo di 19 anni è stato arrestato all'aeroporto John Lennon di Liverpool. È sospettato di reati contrari alla legge sul terrorismo e rimane in custodia” ha poi precisato il portavoce.
In relazione all’attentato della Manchester Arena, sono state già fermate 23, per due di loro il fermo si è concretizzato in arresto, altre 20 sono state invece rilasciate senza alcuna imputazione. La polizia ha manifestato l’intenzione di voler interrogare il fratello di Abedi, Hashem, che attualmente risiede in Libia. Resta inteso che l'uomo arrestato non è fratello di Abedi. Secondo fonti del Times, il kamikaze era tornato da poco dalla Libia: da qualche giorno appena. Il ventiduenne attentatore, figlio di un rifugiato libico, potrebbe aver quindi viaggiato anche in Siria e preparato l'attacco del 22 maggio sotto la guida jihadista. L'Isis aveva subito rivendicato l'attentato affermando, tramite l'agenzia Amaq, che uno dei suoi membri aveva compiuto l'attacco.