Altre tre giovani europee in partenza per arruolarsi nell’Isis

Minaccia l'Europa e dall'Europa fa giungere ed arma nuovi combattenti. I foreign fighters sono quei soldati che l'Isis non arruola in loco, ma che vengono solitamente dal Vecchio continente. Tra loro, non soltanto uomini desiderosi di imbracciare un kalashnikov, ma anche donne disposte ad indossare lo chador in terra araba. Di solito si tratta di adolescenti, come Shamima Begum e Kadiza Sultana, rispettivamente 15 e 16 anni, che secondo Scotland Yard sono partite con una loro amica quindicenne dall'aeroporto londinese di Gatwick in direzione Istanbul. Obiettivo, arruolarsi nell'Isis in Siria. Le telecamere di sorveglianza riprendono le tre giovani nello scalo londinese prima dell'imbarco verso la città turca. Ai loro genitori, le giovani avevano raccontato che avrebbero trascorso qualche giorno fuori, sfruttando i giorni di vacanza concessi a fine semestre. Scotland Yard è impegnata nelle ricerche di tre ragazze di una scuola londinese, che sarebbero partite per la Turchia con l'intenzione di unirsi ai jihadisti dell'Isis in Siria. Richard Wolton, capo dell'anti-terrorismo di Scotland Yard, ha spiegato che "la nostra più grande preoccupazione è la sicurezza di queste giovani ragazze", ma ha anche invitato alla collaborazione, pregando "chiunque abbia informazioni sulla loro scomparsa di rivolgersi alle autorità".
Il possibile arruolamento nell'Isis delle tre giovani britanniche non rappresenta certo un caso isolato sul tema foreign fighter e adolescenti europee di genere femminile. Un caso noto, che allora colpì particolarmente per l'incomprensibilità di un fenomeno ancora agli inizi, fu quello di Samra Kesinovic e Sabina Selimovic o quello di Diana Ramazanova, la "terrorista con la minigonna" che, innamoratasi di uno jihadista ucciso in Siria, morì in un attentato kamikaze in Turchia con il figlio che portava in grembo.