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Aereo russo precipitato, trovata una scatola nera. Intanto Mosca ferma tutti i Tupolev

La scatola nera recuperata dovrebbe aiutare a comprendere le cause dell’incidente. Per il momento è esclusa l’ipotesi terrorismo.
A cura di Susanna Picone
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È stata localizzata e riportata in superficie una delle due scatole nere del Tupolev Tu-154 precipitato domenica scorsa nel Mar Nero pochi minuti dopo il decollo da Sochi mentre viaggiava alla volta di Latakia, in Siria. Lo riporta l'agenzia russa Ria Novosti che cita fonti dei servizi di sicurezza russi. Non si ha però al momento alcuna informazione sullo stato della scatola nera, necessaria per determinare le cause dello schianto. Nel frattempo Mosca ha deciso di tenere a terra tutti gli aerei Tupolev Tu-154 finché non si sarà capita la causa dell'incidente. Lo fa sapere l'agenzia russia Interfax non rivelando il nome della fonte.

Esclusa ipotesi attentato – A bordo del velivolo che si è inabissato domenica nel Mar Nero viaggiavano 92 persone tra cui 64 componenti del celebre Alexandrov Ensemble, meglio noto come il Coro dell'Armata Rossa. Ieri il Cremlino ha fatto sapere che l'atto terroristico non è fra le piste privilegiate nelle indagini sullo schianto. “Al momento non emerge chiaramente alcuna versione”, ha dichiarato alla stampa il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, che ha aggiunto che “tutte le ipotesi sono allo studio ed è troppo presto per dire qualcosa con certezza”. “Ma sapete – ha continuato – la tesi di un atto terroristico è lungi dall'essere in testa alla lista”. Si parla dunque di possibile errore del pilota e di guasto meccanico.

Continuano le ricerche e il recupero dei corpi – Intanto, proseguono anche le operazioni di ricerca delle squadre di soccorso nel Mar Nero. I soccorritori hanno recuperato altri due corpi senza vita e individuato dei rottami dell'aereo precipitato. Al momento – secondo quanto confermato dal ministro della Difesa russo – sono 13 i corpi recuperati dalle squadre che operano sul posto della tragedia e che hanno anche ripescato un pezzo di fusoliera e di coda del velivolo. Nell'area dell’incidente aereo le ricerche dei corpi vanno avanti con oltre 3000 soccorritori impegnati su 32 navi, e con il supporto di droni, elicotteri e sommergibili, in un'area di 1,5 chilometri lungo la costa, dove sono sparsi i rottami.

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