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Adolescente si suicida per ricatto sessuale: arrestati in Nigeria due uomini a cui aveva inviato foto intime

Due uomini sono stati arrestati in Nigeria per un caso di sextortion che ha portato al suicidio di un adolescente australiano. Il ragazzo aveva conosciuto online una persona a cui aveva mandato foto intime e che lo aveva poi minacciato di diffondere le immagini se non avesse pagato 500 dollari.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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Due uomini sono stati arrestati in Nigeria per un caso di sextortion che ha portato al suicidio di un adolescente australiano. Il ragazzo aveva conosciuto online una persona a cui aveva mandato foto intime e questa lo aveva poi minacciato di inviare le immagini anche alla sua famiglia e ai suoi amici se non avesse pagato 500 dollari. 

A ricostruire e riportare i dettagli della vicenda è il Guardian, che cita un comunicato diffuso lunedì 8 aprile dalla polizia del Nuovo Galles del Sud. A seguito delle minacce ricevute il ragazzino si è tolto la vita nel 2023.

Dopo la sua morte, la polizia ha indagato sulla questione a fondo e il caso è stato sottoposto alla squadra criminalità informatica del NSW, che ha rintracciato i due autori delle minacce in Nigeria e ha poi richiesto l'intervento alla polizia federale australiana.

Gli uomini sono stati rintracciati e arrestati in una baraccopoli a marzo, anche se la notizia è stata diffusa soltanto oggi, come riferito dalla polizia del NSW. La gestione del caso rimarrà a livello locale, dove le autorità perseguiranno i due arrestati per i reati commessi in Australia.

Il comandante della squadra criminale informatica del comando statale del NSW, Matthew Craft, ha affermato che i giovani non devono di soffrire in silenzio. "Abbiamo assistito a un enorme aumento dei casi di sextortion, che sono cresciuti di quasi il 400% negli ultimi 18 mesi", ha affermato.

“Ma la buona notizia è che le persone lo segnalano e ci sono dei passi che possiamo intraprendere per aiutarvi prima che si spinga troppo oltre. Vogliamo che i giovani continuino a denunciare questi casi e non si sentano mai in imbarazzo nel parlare con la polizia”.

La comandante dell'Australian Federal Police, Helen Schneider, ha detto che l'arresto dei due mostra cosa si riesce a ottenere quando le forze dell'ordine lavorano insieme per combattere un problema globale. “La sextortion dei bambini è un crimine senza confini, come ha dimostrato questo caso”, ha aggiunto.

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