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Accusato di stupro, ottiene la libertà ma deve fare il bucato alle donne del villaggio per 6 mesi

L’insolita ordinanza del Tribunale arriva dall’india dove il giudice ha concesso la libertà provvisoria all’imputato accusato di tentava violenza sessuale ma a condizione che faccia il bucato gratis a tutte le donne del suo villaggio per 6 mesi. Era stato lo stesso imputato, nell’istanza di scarcerazione, ad affermare di essere disposto ad effettuare servizi sociali per la comunità.
A cura di Antonio Palma
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Accusato di tentato stupro, ha ottenuto dal giudice la libertà provvisoria ma a condizione che faccia il bucato gratis a tutte le donne del suo villaggio per 6 mesi. La singolare pena, in attesa del processo, è stata stabilita da un provvedimento del tribunale del distretto di Madhubani, nello stato indiano del Bihar, a seguito di una richiesta di scarcerazione da parte dell’avvocato del detenuto. Il ragazzo, il 20enne Lalan Kumar, era stato arrestato nell’aprile scorso a seguito di una denuncia di una giovane del suo villaggio e accusato di molestie e tentata violenza sessuale.

Dopo cinque mesi in cella, attraverso il suo legale, l’uomo ha richiesto un provvedimento di custodia cautelare alternativo al carcere e ha ottenuto così la scarcerazione a condizione che lavasse e stirasse i vestiti di tutte le donne del villaggio gratuitamente per sei mesi. L’insolita ordinanza del Tribunale in realtà è arrivata su indicazioni dello stesso imputato che nell’istanza di scarcerazione aveva affermato di essere disposto ad effettuare servizi sociali e per la comunità relativi alla sua professione di lavandaio per mostrare il suo rispetto per le donne. Il giudice, valutando il caso, ha colto l’occasione e gli ha permesso di rientrare nel villaggio di Majhor, ma imponendogli di acquistare i detersivi e tutto il necessario per garantire il bucato pulito e stirato alle donne del suo villaggio. Il giudice ha anche chiesto all'imputato di fornire una cauzione di 10.000 rupie con due fideiussioni.

"Non sappiamo quando si terrà il processo, la data non è ancora stata fissata. Abbiamo ottenuto la libertà per la sua buona condotta in carcere e perché si è dichiarato pentito”, ha spiegato l'avvocato difensore Parshuram Mishra, sottolineando che fondamentale è stata anche il parere favorevole dei membri del villaggio.  “Una scelta storica, del tutto inaspettata. Questa decisione aumenterà il rispetto per noi donne e ci aiuterà nella lotta per proteggere la nostra dignità", ha dichiarato ai media locali Nasima Khatoon, a capo del consiglio del villaggio. Al lei il giudice ha assegnato il compito di vigilare che Kumar rispetti le prescrizioni visto che l'imputato è tenuto a ottenere e presentare in Tribunale un certificato di completamento dei servizi sociali redatto da un capo villaggio dopo i sei mesi previsti.

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